Un tavolo di confronto per il comparto edile

27 novembre 2012 | 13:22
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Un tavolo di confronto  per il comparto edile

Un “tavolo” con le parti sociali per il settore delle costruzioni “per esaminare e fissare gli obiettivi di un piano per l’edilizia che “permetta di rimettere in moto il settore e con esso il Paese”. E’  la proposta centrale approvata dall’assemblea nazionale dei quadri e dei delegati Feneal Uil, che si è svolta a Chianciano Terme con la partecipazione di una delegazione lucana.
“Pensando alla difficile situazione del nostro settore e del Sud, noi diciamo che non si può perdere altro tempo e – sottolinea Domenico Palma, segretario regionale Feneal-Uil – l’unico modo per non farlo è quello di riprendere un confronto di merito con il sindacato. Se si vuole rilanciare la produttività, bisogna prima partire dallo sviluppo e, per questo, occorre avere piani e programmi. E a proposito dell’accordo sulla produttivita’ firmato anche dalla Uil e’ da ritenere positivo in quanto viene confermata la validita’ del Contratto Nazionale di Lavoro quale garanzia dei trattamenti normativi ed economici per tutti i lavoratori ma avra’ una sua valenza e sara’ veramente esigibile solo se il governo rendera’ strutturale la detassazione dei premi di produttività”.

Il segretario ha poi ricordato i punti salienti della piattaforma per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro del settore che riguardano una maggiore considerazione del settore fondamentale per la ripresa dell’economia dell’intero Paese, tra questi: la conferma dei due livelli di contrattazione; la riformulazione dell’EVR; l’introduzione della congruità, la regolamentazione del distacco comunitario; il recepimento e l’adeguamento della normativa sull’apprendistato; il completamento del percorso per la borsa lavoro; specificazione dell’l’importantissima funzione degli RLST soprattutto nel rapporto con i lavoratori; una riforma del sistema degli enti bilaterali. In questa stagione contrattuale sarà poi prioritaria naturalmente la difesa del salario dalla crisi e dall’inflazione reale, dando così risposta anche alla generale esigenza del Paese di rilanciare i consumi e la crescita. Le richieste di aumenti salariali sono di €130 al I livello, di €152 al II livello, di €169 al III livello.
“Sono queste tutte importanti questioni che intendiamo posizionare non ancora su di un piano predefinito, – ha sottolineato Palma – ma su un percorso da costruire insieme e con regole e prospettive che dovranno necessariamente compiere un cammino condiviso tra Feneal, Filca e Fillea. Perché tutti possano concorrere e partecipare per la definizione delle soluzioni adeguate a questi cambiamenti è necessario, però, che sia completata la stagione per il rinnovo di tutti i contratti integrativi territoriali”.