“Un convegno senza contraddittorio scientifico”

22 novembre 2012 | 12:46
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“Un convegno senza contraddittorio scientifico”

Ola e Ambiente e Legalità: “Tra i relatori Paolo Scandone il geologo che scatenò la protesta di Scanzano e Bernardo De Bernardinis condannato per il sisma dell’Aquila e che consigliò agli aquilani di bersi un buon Montepulciano e rimanere in casa”

La Ola, Organizzazione lucana ambientalista, e Ambiente e legalità tornano a denunciare una tre giorni di convegno non scientifico organizzato dall’Ordine dei geologi di Basilicata. Nella tre giorni si cercherà di rassicurare il cittadino lucano dei vantaggi delle attività minerarie e della tranquillità delle attività estrattive in 
toto.

È una tecnica già usata l’anno scorso con la Copam 2011, tre giorni di deliri pro-petrolio da gente che era legata alle attività estrattive e alle società minerarie e senza invitare alcun relatore che la pensasse diversamente in merito allo sfruttamento del sottosuolo. Una conferenza che vide la Regione Basilicata impegnata in prima fila, con un comportamento non istituzionale, a sponsorizzare un dibattito senza alcun contraddittorio scientifico. Con il convegno dei geologi del 30 
novembre, 1 e 2 dicembre, non sarà più la Regione a esporsi direttamente, ma sarà l’ordine dei geologi a farlo, anche se la Regione sarà presente in massa con molte delle sue figure istituzionali, oltre alla presenza dichiarata di Corrado Clini, il ministro dell’ambiente che vuole le trivelle a mare e sottocosta. Se chiamano anche l’ex ministro Paolo Romani, che banalizzò la delicata e molto invasiva pratica delle attività minerarie, affermando che “in Basilicata stiamo facendo dei buchi per terra”, faranno un en plein completo.

Al convegno, che ha avuto l’Alto Patrocinio della Presidenza della Repubblica, perché forse nessuno ha spiegato bene alla Presidenza della Repubblica che è un convegno senza contraddittorio scientifico, le massime cariche istituzionali lucane si troveranno a confrontarsi con: Paolo Scandone, il “geologo del generale Carlo Jean”, che scatenò la protesta dei centomila lucani contro la decisione di mettere un cimitero di scorie nucleari a Terzo Cavone (i lucani lo hanno cacciato 
e gli amministratori di questa Regione lo riabilitano); il presidente dell’Ispra, Bernardo De Bernardinis, condannato insieme a tutta la “Commissione grandi rischi” per il Sisma all’Aquila, quando consigliò agli aquilani di bersi un buon Montepulciano e rimanere a casa; Davide Tabarelli di Nomisma energia, società di consulenza di società minerarie; Cristiano Re, l’inventore del turismo in Val d’Agri tra i pozzi minerari, come sua strabiliante idea di indotto economico dal petrolio; Etta Patacca, compagna di Scandone, e un’infinità di altri geologi come Fabrizio Agosta, Paolo Mancini e Sergio Morandi, cliccando i cui nomi su internet appare evidente il loro enorme conflitto di interesse perché compariranno i lavori – eseguiti o in corso – con società che si chiamano Eni, Enel, Total, Shell e altro del genere. Un conflitto di interesse che cadrà tutto sulla testa dei lucani ignari con la complicità grave della Regione e di ogni figura istituzionale che parteciperà al convegno.

Per la Ola e Ambiente e Legalità, questo convegno tenterà di racconterà verità di parte e sarà l’ennesimo tentativo di distorcere i punti di vista in merito alle effrazioni che la ricerca e l’estrazione mineraria attuano sul sottosuolo lucano, sul suo elaborato circuito di falde acquifere e bacini idrici e di conseguenza sulla catena alimentare dei lucani. I quali sempre più si ammalano e muoiono di tumore (lo affermano l’istituto nazionale dei tumori e l’Istat), senza poterne risalire alle ragioni scientifiche perché la Regione non ha un registro dei tumori né finanzia indagini epidemiologiche.

Il convegno è sponsorizzato da società legate al petrolio …(omettiamo il nome delle società in questione per evitare di far loro ulteriore pubblicità ndr)