Un anno di Monti Può bastare?

19 novembre 2012 | 16:39
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Un anno di Monti Può bastare?

Un anno di Monti. Gli italiani stanno un punto e mezzo peggio di prima, ma soprattutto le prospettive sono nere. Monti afferma che “siamo fuori dalla palude”.

Il plurale siamo lascia perplessi: visto che gli italiani stanno peggio di prima, vuol dire che nella palude ci stanno affondando, e quindi a chi si riferisce Monti quando usa il plurale? Sicuramente a se stesso, e poi a chi? Alle banche? A un sistema finanziario impalpabile? O all’Italia intesa non come popolazione ma come entità disgiunta dai suoi abitanti? Certo suona beffarda l’affermazione a chi, giorno dopo giorno, somma delusioni a sacrifici, umiliazioni a porte chiuse in faccia.

Se poi consideriamo che il debito pubblico è pure aumentato, v’è da chiedersi perché sacrificarci tanto, e in nome di chi. Di certo abbiamo pagato per colpe non nostre, abbiamo risarcito chi aveva subito ipotetici danni ma non da noi. Siamo i terzi garanti e fidejussori di uno Stato che con i suoi governanti è riuscito a non fare una cosa buona, creando voragini di spese utili solo a chi scimmiottava la parte del politico.

Un anno di Monti per diventare più tristi. Un anno di Monti per diventare più grigi e per sentirsi dire che siamo fuori dalla palude. Che poi, a ben guardare, Monti non ha meriti, perché a pagare sono stati gli italiani, non lui. Lui, Monti, non si è inventato niente di originale se non alzare le tasse in maniera insopportabile, e creando una recessione dalla quale è difficile venir fuori.

Ma Monti è soddisfatto e si ripropone, discretamente, per continuare il lavoro di carnefice degli italiani immolati sull’altare della finanza. Quanto di buono c’era sta andando al macero. L’iniziativa privata rischia di scomparire, i professionisti sono i nuovi proletari, e chi non ha un impiego pubblico può morire di fame.

E il malcontento monta. Un anno di Monti per capire quanto ci hanno fregato, prima di Monti e dopo Monti. La politica ha alzato la bandiera bianca dell’incapacità, nominando un amministratore delegato con pieni poteri, ma continua ad affannarsi per riproporsi alle prossime elezioni.

Con quale faccia ancora non si è capito. Anzi con la faccia e col cozzetto, si usa dire. Vedo Monti in TV ridere sempre più spesso, e all’estero garantire solo per se stesso, non per chi, eventualmente, lo sostituirà. Sta assumendo le sembianze di una iena, e la politica italiana è una carcassa da sbranare, e gli italiani dei polli da spiumare, penna dopo penna.

Io, nel mio piccolo, sono stufo di un governo di primi della classe. Ma sono altrettanto stufo di politici incapaci se non ladri. Ma non ho alternative: o mi mangio questa minestra o emigro. Emigrare …. Mumble mumble.