Uccise ex convivente, 30 anni confermati per Chieco

28 novembre 2012 | 20:42
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Uccise ex convivente, 30 anni confermati per Chieco

La donna fu accoltellata sotto gli occhi del figlio il 7 dicembre 2010. L’uomo cinque anni prima l’aveva ferita gravemente. Si era salvata “per miracolo”. Per quel tentato omicidio fu condannato a 12 anni, ma per effetto dell’indulto tornò libero nel 2009. L’anno dopo “completò” quel che aveva iniziato nel 2005

 La Corte d’Assise d’Appello di Potenza ha condannato a 30 anni di reclusione Paolo Chieco, di 54 anni, per l’omicidio della sua ex convivente, Anna Rosa Fontana, di 38, avvenuto la sera del 7 dicembre 2010, a Matera, davanti al figlio minorenne della donna, ferita mortalmente con numerose coltellate: in primo grado il processo era stato celebrato con il rito abbreviato, e la Corte d’Appello ha confermato la sentenza emessa dal gup di Matera, Rosa Bia, il 28 febbraio scorso. Anna Rosa era già stata ridotta in fin di vita nel 2005 dallo stesso Chieco. Quella volta la donna dopo aver lottato tra la vita e la morte riuscì a sopravvivere. Il 7 novembre 2006 il Chieco fu condannato a 12 anni e 6 mesi, ma per effetto del rito abbreviato la pena fu ridotta a 8 anni e 4 mesi. In carcere però Chieco resta poco. Dal 2007 gli vengono concessi gli arresti domiciliari. La sua abitazione è a trecento metri di distanza da quella di Anna Rosa. Il 28 settembre 2008 c’è il processo d’appello. All’imputato vengono concesse le attenuanti generiche e la pena viene ridotta a sei anni. Pper l’effetto dell’indulto del 2006, Chieco torna definitivamente libero nel 2009. Libero di ricominciare a tormentare la sua ex fino ad ucciderla e completrare quel che non era riuscito a fare cinque anni prima. Anche questa volta con numerose coltellate e sotto lo sguardo atterrito del figlio.