Toghe lucane bis, “Il processo si deve fare”

6 novembre 2012 | 13:26
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Toghe lucane bis, “Il processo si deve fare”

Per il legale Bruno Larosa: “Questa volta il rinvio è fisiologico, ma quanto è successo la prima volta è indicativo di qualcosa di allarmante”.

IN ATTESA DEL 30 NOVEMBRE. Nuovo stop, il secondo in cinque mesi, nell’inchiesta Toghe Lucane-bis condotta dalla Procura della Repubblica di Catanzaro nei confronti di undici persone, tra magistrati e ex magistrati di Potenza, appartenenti alle forze dell’ordine e un ex agente del Sisde. Lo scorso 22 ottobre, il gup, preso atto di alcuni difetti di forma nelle notifiche ha procrastinato la data dell’udienza preliminare al 30 novembre prossimo.

Gli indagati, per i quali la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio, sono l’ex procuratore generale di Potenza, Vincenzo Tufano, l’ ex sostituto pg Gaetano Bonomi, il sostituto procuratore generale Modestino Roca, il pm Claudia De Luca, i carabinieri Antonio Cristiano e Consolato Tino Roma, l’ex agente del Sisde Nicola Cervone, il maresciallo della Guardia di finanza Angelo Morello, l’imprenditore Ugo Barchiesi, l’autista della Procura generale Marco D’Andrea e l’ispettore della polizia Leonardo Campagna. I reati contestati sono associazione per delinquere, violazione della legge Anselmi sulle società segrete, corruzione, rivelazione di segreto d’ufficio e tentato abuso d’ufficio. L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto di Catanzaro, Giuseppe Borrelli, e dal sostituto Simona Rossi, è partita dopo una serie di denunce anonime che calunniavano l’ex pubblico ministero di Potenza Henry John Woodcock (oggi in servizio a Napoli) e in cui venivano riportati, tra l’altro, i tabulati delle telefonate del magistrato e della giornalista Federica Sciarelli. L’intenzione era quella di accreditare l’ipotesi, risultata poi falsa, che il pm fornisse notizie alla conduttrice del programma “Chi l’ha visto?” e al conduttore di Anno zero, Michele Santoro

“IL PROCESSO SI DEVE FARE”. “Stigmatizziamo in maniera decisa la circostanza che neanche una notifica è stata fatta agli imputati”. A parlare è l’avvocato Bruno Larosa che assiste l’ex pm di Potenza Woodcock che il 15 giugno 2012 avrebbe dovuto costituirsi parte civile in occasione dell’udienza preliminare per l’inchiesta Toghe lucane bis. “Quanto è successo, ha aggiunto Larosa, è indicativo di qualcosa di allarmante nel  sistema nel suo complesso. Questo è un processo che si deve fare. Si tratta di un processo a dei magistrati accusati di reati ed illeciti ai danni di altri magistrati ed è giusto che i cittadini sappiano se quei gravi fatti sono stati commessi. Così come è diritto degli imputati difendersi e delle parti offese far valere le proprie ragioni”. Qualcuno, forse, al contrario dell’avvocato Larosa, pensa che questo processo non si deve fare. Magari non adesso.  Il 22 ottobre 2012 un altro rinvio per causa del medesimo problema: errore di notifica. L’avvocato Larosa, da noi contattato telefonicamente, ritiene che questa volta l’errore non è grave “è fisiologico”. La mancata notifica a una persona si può comprendere, ma l’altra volta, l’errore era molto grave. Il processo si farà, tant’è che il rinvio è a breve, al 30 novembre”.