“Tasselli d’identità”, la personale di Palladino

14 novembre 2012 | 15:17
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“Tasselli d’identità”, la personale di Palladino
“Tasselli d’identità”, la personale di Palladino
“Tasselli d’identità”, la personale di Palladino
“Tasselli d’identità”, la personale di Palladino
“Tasselli d’identità”, la personale di Palladino

Una personale d’arte contemporanea inaugurata in occasione di una ricorrenza speciale: il giorno del suo compleanno Vito Palladino ha chiamato a raccolta amici, colleghi-artisti e familiari all’Art Cafè a Potenza. Un’occasione per festeggiare ma anche per riflettere sul suo personalissimo percorso di ricerca, particolarmente evidente nella mostra “Tasselli d’Identità” che resterà visitabile per una settimana.

E’ il risultato di una ricerca, avviata anni fa con la tesi di laurea sul tema della ‘Pittura Immateriale’ all’Accademia di Belle Arti di Roma, proseguita in anni più recenti sui simboli delle identità tra Oriente e Occidente e che, per gran parte, ha attinto forma e sostanza dall’elaborazione di una performance d’Arte Pubblica svolta nel 2010 in occasione della Giornata mondiale della Pace: forse qualcuno ricorderà quella grande X (il cromosoma umano) su tutta la superficie di Piazza Mario Pagano dipinta di tutte le bandiere del mondo e poi tagliata in tanti tasselli regolari, elementi simbolici e caratterizzanti di eventi successivi.

“I tasselli appaiono come tanti pezzi d’anima del mondo e si inseriscono – scrive nel testo critico della mostra la storica dell’arte Simona Lopardo – nella visione globale del pensiero dell’artista, ancora una volta, sul palcoscenico della condivisione. Le bandiere di tutte le nazioni coloratissime e ri-mescolate tra loro sono lo strumento utilizzato per comunicare l’unione, l’importanza di una ricchezza che è tale solo se dall’uno si passa al tutto e viceversa”.

Ne deriva, dunque, un messaggio di amore universale, cosmico, a-temporale che trova ispirazione e nutrimento in una consapevole presa di coscienza sul valore dell’Essere umano e della Pace: un messaggio molto forte di per sé, ulteriormente amplificato nella modalità-partecipativa di un’originale performance che ha impreziosito il vernissage. Tutti i presenti hanno contribuito a lasciare un proprio segno grafico, schizzo o disegno su un pallone poi lanciato volare in aria.