Pulizie all’Unibas, appalto discutibile

10 novembre 2012 | 14:45
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Pulizie all’Unibas, appalto discutibile

Cosa succede all’Università di Basilicata? Come viene gestito il denaro pubblico dal Consiglio di Amministrazione? Quanta indipendenza dalla politica hanno il Rettore Fiorentino e il Direttore Generale Bochicchio? Semplici domande alle quali, guardano gli ultimi accadimenti, seguono ben più semplici risposte.
Mentre nel CdA si adeguava (sembra illegittimamente) l’indennità da percepire, si lavorava alacremente su più tavoli per definire l’appalto del servizio pulizia (oltre 7 milioni di euro). Da un lato il bando pubblico (aprile 2012), le offerte delle imprese (luglio – 37 imprese), il lavoro della Commissione che aveva già formulato l’elenco delle imprese concorrenti ammesse (settembre 2012), e dall’altro gli uffici del Direttore Generale che richiedevano il preventivo di adesione alla Consip (9 agosto) per poi formalizzare l’adesione (settembre ) e comunicare alle ditte partecipanti (19 ottobre) la revoca della gara e il contestuale affidamento dei servizi mediante convenzione Consip alla Romeo Gestioni di Napoli.
I lavori, però, la Romeo Gestione li affida in sub appalto alla Logica Servizi di Potenza (1 novembre 2012) (impresa che era stata esclusa dalla gara) e all’Unibas, pare, nella fretta “dimenticano” di verificare l’esistenza dell’autorizzazione Consip e di altro in favore del subappaltatore, non essendo la Logica Servizi, consorziata o nell’elenco delle ditte consorziate a Consip spa.
Ma la storia non finisce qui, e nel mentre le pulizie vengono svolte, alla Logica Servizi l’Unibas (resasi conto della svista!!) revoca il sub appalto e qualcuno dice (le solite malelingue) “per riassegnarlo appena le carte saranno a posto”. Tutto questo guazzabuglio solo perché all’Unibas qualcuno all’improvviso ritiene che i prezzi Consip dovrebbero essere più convenienti, idea in contraddizione con la determinazione assunta dallo stesso CdA a febbraio 2012 quando si decise di non utilizzare più la convezione Consip e di bandire rispettive gare di appalto. Cosa è successo nella realtà? Speriamo solo che si tratti di superficialità, ma se così fosse non ci sarebbero comunque giustificazioni. Non vorremmo però, che qualcuno avesse deciso in maniera preordinata ed “onorevolmente” a tavolino il percorso da seguire. Già in passato l’Unibas cadde, per un medesimo appalto, nello stesso errore, che fu corretto dal Tar di Basilicata che censurò come illegittima la revoca operata dall’Ateneo, e obbligò quest’ultimo a revocare la convenzione Consip e a riprendere la procedura di gara interrotta. Questa circostanza conferma che avevamo visto giusto e che la richiesta avanzata nei giorni scorsi al Presidente De Filippo di sospendere i trasferimenti della Regione Basilicata in favore dell’Unibas (10 milioni di euro per il 2012) è pertinente. Allo stesso tempo il Presidente richieda al rappresentante regionale presente nel CdA dell’Unibas di verificare le questioni con i dovuti approfondimenti.
L’Università è centro di cultura e di insegnamento, di cosa? Quale giudizio trarranno le giovani menti che assistono impotenti a questi meccanismi di un apparato burocratico che dovrebbe impegnarsi solo per avere una didattica migliore. Lasciando perdere le legittime simpatie per D’Alema o per singoli esponenti del Partito Regione, che guarda caso sono insigni professori all’Unibas. Ma questa è altra storia e sicuramente non ha nulla a che vedere con gli appalti delle pulizie dei locali.

Gianni Rosa, consigliere regionale Pdl