Piero Lacorazza rappresenta se stesso o la Provincia di Potenza?

1 novembre 2012 | 15:08
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Piero Lacorazza rappresenta se stesso o la Provincia di Potenza?

Ho notato, spesso, che il presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza, usa un ragionamento difensivo molto preoccupante. Lo fa sui social network, lo fa commentando gli articoli del nostro giornale. Il ragionamento è in sintesi il seguente: “da quando ci sono io le cose sono cambiate, io non rispondo degli altri, state attenti alla date a cui fanno riferimento certe critiche.” In pratica Lacorazza mostra di avere uno scarso rispetto per l’istituzione che rappresenta. Quando un giornale pone delle domande alla Provincia, il suo presidente non può non rispondere giustificandosi con un “io non c’ero”. Un’istituzione è una configurazione organizzata di relazioni sociali giuridicamente e storicamente orientata, il cui fine è di garantire la conservazione e l’attuazione di norme o attività sociali e giuridiche -stabilite tra l’individuo e la società o tra l’individuo e lo Stato- sottratte all’arbitrio individuale e all’arbitrio del potere in generale. Quindi Lacorazza non rappresenta se stesso e le sue presunte “capacità o incapacità di governo”. Rappresenta l’istituzione. Ciò vuol dire che se un giornale o un cittadino  pongono una domanda alla Provincia, il presidente protempore ha il dovere di rispondere. Non con una risposta qualsiasi del tipo “io non ho responsabilità per gli altri che hanno amministrato prima di me”. Certo. Sarebbe corretto che i politici coinvolti nelle domande poste dal nostro giornale, dicano qualcosa. Ma la risposta la chiediamo all’istituzione,  perché la domanda l’abbiamo rivolta alla Provincia.  Il presidente, dunque, avrebbe il dovere di verificare se la vendita degli appartamenti di rione Santa Maria a Potenza è stata un’operazione legale e trasparente.  Si tratta di un fatto accaduto quando Lacorazza non era presidente della Provincia. A maggior ragione il presidente attuale non dovrebbe temere di fare chiarezza. Se quella vendita è stata regolare è onesto che Lacorazza lo dica, per evitare di mettere in una situazione di imbarazzo e di sospetto i suoi ex colleghi. Se, al contrario, ci sono state delle irregolarità, è onesto che Lacorazza lo ammetta. I cittadini hanno diritto di sapere. Altrimenti è legittimo pensare che ci troviamo di fronte alle solite coperture tra amici e compagni.