“Liberiamo la Basilicata dalla tirannia del centrosinistra”

12 novembre 2012 | 20:23
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“Liberiamo la Basilicata dalla tirannia del centrosinistra”

Lunedì siamo stati tutti protagonisti della ritirata dei dirigenti del Partito Democratico. E’ di oggi la notizia della cancellazione di un dibattito, sempre targato Pd, da tenersi in Valbasento, perché – come riportato da alcuni organi di stampa – i capi del Partito Regione hanno preferito trincerarsi dietro le mura di via Anzio, optando alla fine per un rinvio cercando di evitare la figuraccia. La manifestazione perlopiù spontanea è stata un atto di coraggio dei pisticcesi che non può non suscitare, in chi come noi si sta cimentando nella battaglia per la Primavera Pisticcese, un moto di orgoglio e soddisfazione per il lavoro che fin qui abbiamo svolto, lavoro che per fortuna non vede FarePisticci come unico attore. Ogni associazione, ogni cittadino, sta dando il suo contributo a risvegliare la coscienza civile di un popolo che si è visto scippare tutto, assistendo sin ad ora in silenzio. E’ evidente che questi signori non possono più venire a Pisticci a fare sfilate elettorali come accaduto nel Consiglio Comunale aperto sul Tribunale qualche mese fa.
E’ evidente che “Il 5 novembre” non può diventare semplicemente un ricordo. E’ necessario passare dai fischi ai fatti che possono concretizzarsi solamente nel momento del voto, perché non dobbiamo dimenticare che, se si è arrivati a questo punto (ci auguriamo sia il fondo), vuol dire che nelle urne in molti abbiamo pensato più a tutelare piccoli interessi personali o di parte per sacrificare l’interesse generale. Non possiamo più consentire a vere e proprie dinastie, come quelle dei Pittella, degli Antezza-Braia, o a potentati come quelli di Bubbico, Chiurazzi, Viti e Santochirico di decretare la vita o la morte di questa o quella comunità dagli scranni del Senato, della Camera, della Regione, anche attraverso le marionette locali come Belltti, Badursi e lo stesso Di Trani. La storia ce lo ha ampiamente dimostrato: nel Pd pisticcese, originale o fac-simile che sia (leggi Forum Democratico), sono tutti guidati con i fili dall’alto. Spetta a noi pisticcesi guidare questa grande onda che può davvero segnare l’inizio del cambiamento per Pisticci e per tutta la Basilicata.
Il 25 novembre, come noto, si terranno le primarie del centrosinistra e cioè del Pd, del Psi, di Sel, di tutti quei partiti che governano la Regione Basilicata da decenni e che hanno votato contro Tinchi. Al di là della disputa nazionale, le primarie sono l’occasione per conte interne che vanno a definire gli assetti anche della politica regionale oltre che attraverso i voti espressi a favore dei vari candidati, anche attraverso i dati relativi all’affluenza. E’ l’occasione giusta per dimostrare che Pisticci non ha più padroni, che Pisticci è libera e decisa a riprendere in mano il destino suo e di tutta la Regione Basilicata: bisogna disertare le urne di questa consultazione, perché, come abbiamo ripetuto più volte, i colori del centrosinistra non devono avere più cittadinanza nel nostro territorio.
Ancora una volta spiace sottolineare l’ambiguità, l’incoerenza e l’imbarazzo della posizione politica del nostro sindaco Vito Di Trani. Il 29 settembre aveva detto di non sentire più come casa sua il Partito Democratico, ma nonostante tutto continua a conservare quella tessera in tasca, continua a sedere a nel gruppo democratico al Consiglio Provinciale e continua a prendere parte ai convegni organizzati da questo partito, esattamente come farebbe un qualsiasi perfetto militante. Sindaco, chiediamo un atto di coerenza: o col Pd di Bubbico e Chiurazzi o con Pisticci! Non bastano manifestazioni più o meno riuscite a placare la sete di giustizia del popolo pisticcese! Pisticci chiede un sindaco che lavori, che si prodighi per la crescita e lo sviluppo della comunità che non passano attraverso la piazza pur necessaria a volte, ma attraverso un’attività amministrativa che sia davvero libera ed ispirata solamente al bene della collettività.

Direttivo FarePisticci