L’agricoltura in Basilicata è morta grazie al sistema che ha governato

20 novembre 2012 | 12:53
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L’agricoltura in Basilicata è morta grazie al sistema che ha governato

Solo il sindaco di Montalbano Jonico, vista la sua militanza su ogni problema agricolo di Basilicata, può testimoniare quanto sia falso quanto espresso nei titoli di articolo di alcuni quotidiani circa il “Miracolo di Antezza”. Sono passati decenni, da quando il consigliere regionale Pettoruso dette 800 milioni di vecchie lire a Coldiretti per salvare il Consorzio Agrario Regionale, attraverso la Regione Basilicata, sistema compiacente. Consorzio Agrario, ora fallito, grazie al Presidente Col diretti, sempre però dopo aver lottizzato aree di proprietà del Consorzio Agrario, così come avrebbe voluto fare per le aree del Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto, sede di Matera, operazione scongiurata dallo scrivente, in qualità di Consigliere dei Delegati, dello stesso Consorzio. E quante cooperative, oleifici, cantine, sono state chiuse o messe in liquidazione con l’avallo politico di chi oggi grida al miracolo attraverso la senatrice Antezza “Attenti che Dio vede e provvede” politicamente parlando. Ricordate lo zuccherificio di Policoro di Ferrero, poi chiuso da Confcooperative, con l’avallo di Anb, (Coldiretti) e Cnb (Federbraccianti ora Cia), sempre con il placet del nostro sistema di Governo Regionale, cattocomunista, che non è mai cambiato. Tutte operazioni su cui sono complici, a loro volta, le massime sigle sindacali di Basilicata Cgil-Cisl-Uil nel momento in cui non si sono mai opposte  a loro volta al sistema.

Come non ricordare la chiusura del salsificio di Lavello, sempre da parte di confcooperative, in un passaggio che vide coinvolto anche lo studio “Nomisma” di Romano Prodi. La Basilicata, attraverso lo studio Nomisma, ebbe addirittura la capacità di trattare l’affare Cirio– Bertolli –Derica, sempre Regione e sistema compiacenti. E come non ricordare il cartello delle Cooperative Rosse e Bianche che condizionano i prezzi di vendita a livello di costi cinesi, a vantaggio di affari propri e del proprio agro-alimentare. Sono questi i motivi che hanno distratto le antiche associazioni di categoria rappresentati in Parlamento dai Bonomi, dai Bianco, da tanti parlamentari del Pci i quali onestamente e seriamente pensavano alla classe sociale agricola. Erano condizioni diverse dagli attuali comitati di affari, collusi con il sistema politico. Quanto scrivo, l’ho sempre espresso sin dagli anno “90 ed ho sempre combattuto questo sistema a favore degli agricoltori, attraverso tutte le manifestazioni che mi hanno visto protagonista.

Oggi lo faccio da sindaco e sempre contro il sistema Basilicata. Affinchè cambi e non cambia mai. Abbiamo ottenuto anche benefici a favore degli agricoltori con sacrifici fatti a nostre spese. Cosa ha fatto il Sistema Regione e le sue organizzazioni per l’alluvione di Metapontino. Dobbiamo ringraziare il senatore Latronico, da me sollecitato, e Gianni Fabbris di Altragricoltura, altra persona antisistema, se oggi quegli agricoltori, forse hanno una speranza. Il senatore Latronico, ha buoni motivi per rimanere esterrefatto circa il comportamento subalterno al PD, da parte di queste Organizzazioni di Categoria. Da galant’uomo quale è, è andato sempre in buona fede, spendendosi sempre a favore del Mondo Agricolo. Questo è il ringraziamento. Oggi, caro Cosimo, certamente hai avuto una delusione, circa il Miracolo della Madonna del PD, a cui si risponde con opportune rappresaglie attraverso i nostri Consiglieri Regionali con l’abolizione, da subito, del tavolo verde antidemocratico e costituito sempre dalle tradizionali Associazioni di Categoria, che oggi tradiscono la democrazia a favore del PD. Rappresaglia anche attraverso le elezioni ai Consorzi di Bonifica. Il centro-destra di Basilicata ponga in essere tutti gli strumenti, affinché vengano denunciati questi comportamenti antidemocratici e ricercate le giuste contromisure. L’agricoltura in Basilicata è morta, grazie al sistema politico che ha governato ed alle responsabilità di chi lo ha sostenuto.

Vincenzo Devincenzis sindaco di Montalbano Jonico