La card carburante è un provvedimento inadeguato

23 novembre 2012 | 13:09
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La card carburante è un provvedimento inadeguato

“Sarà pure più “corposo”, di qualche decina di euro, il secondo ricarico della card carburanti, come qualcuno sostiene, in arrivo quale “strenna di Natale”, ma continua ad essere un provvedimento inadeguato rispetto, da una parte, al forte contributo che la Basilicata dà all’approvvigionamento energetico del Paese e, dall’altro, alle crescenti domande che provengono non solo dai territori interessati dall’attività estrattiva quanto dall’intera regione”. E’ quanto afferma il segretario regionale della DC-Libertas Giuseppe Potenza.
“Il crescente malumore tra i patentati residenti in Basilicata beneficiari del pieno-pieno e mezzo per la propria auto – aggiunge – è non solo prova di una diffusa insoddisfazione sulla gestione delle risorse petrolifere lucane che, tra l’altro, registra le continue proteste dei padri viggianesi di famiglia, quanto segnale, per questo positivo, del rifiuto di questa come di ogni altra forma di assistenzialismo. Se si pensa che un’altra trentina di milioni di euro saranno distribuiti a pioggia con benefici limitatissimi per tutti e con il rinnovo della ingiusta penalizzazione per anziani (specie donne) senza patente, risulta evidente la necessità di rinnovare la sollecitazione alla Giunta e al Consiglio Regionali ad individuare uno strumento alternativo alla card carburanti per spendere in forme sicuramente più efficaci i fondi derivanti dal Ministero per lo Sviluppo Economico. Tra l’altro, non vorremmo che il Ministero considerasse la “ricarica” uno stratagemma per addolcire i lucani mobilitati, anche in questi giorni, contro i continui permessi di ricerca, ultimi dei quali in ordine di tempo, interesseranno un vasto comprensorio del Marmo-Melandro e la costa ionica metapontina. Per noi – dice Potenza – l’intero fondo che alimenta le 320mila card andrebbe indirizzato per progetti e programmi sociali, di assistenza agli anziani e ai disabili, specie delle nostre aree rurali con il doppio e reale beneficio di garantire livelli qualitativi ed efficienti di assistenza domiciliare e creare posti di lavoro per giovani, donne specializzati nella sanità socio-assistenziale, promuovendo cooperative e strutture del cosiddetto Terzo settore”. 

Giuseppe Potenza, segretario Dc-Libertas Basilicata