I rifiuti petroliferi sono un affare

25 novembre 2012 | 20:49
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I rifiuti petroliferi sono un affare

Sono 100.245.443,95 euro. E’ il gettito delle royalties petrolifere per la Regione Basilicata nel 2011. Nel 2010 l’utile netto dell’Eni è stato invece di 6,89 miliardi di euro. E con il raddoppio dell’estrazione la Basilicata contribuirà certamente a incrementare nei prossimi anni quell’utile generale della Company. Il guadagno si distribuisce tra Stato, persone giuridiche varie, azionisti individuali, e poi sul 1,63% di azionisti per cui “non sono pervenute segnalazioni nominative”. Tra gli azionisti di controllo la quota maggiore è in mano alla Cassa depositi e prestiti, cioè ministero delle Finanze e Fondazioni bancarie. Dietro queste cifre e ripartizioni di capitale c’è il segreto del consumo del territorio lucano, che l’industria estrattiva, tra le più impattanti al mondo, produce. Per i politici regionali  è tutto a posto, per i dipartimenti regionali è tutto a posto, e pure per gli enti di controllo è tutto a posto. Sarà? Siamo andati a vedere  che cosa si nasconde nei vicoli dell’industria estrattiva. Quello dello smaltimento dei rifiuti di perforazione di gas e petrolio ci è apparso come un problema serio, su cui per primi gli amministratori dovrebbero riflettere. In questa nostra inchiesta abbiamo cercato di capire qual è il giro dei rifiuti, in che modo  viene gestito e da chi. Quale l’impatto sul territorio?