Gli amici Eni & Co. e il sindaco Santarsiero non imbavaglieranno la verità

29 novembre 2012 | 17:08
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Gli amici Eni & Co. e il sindaco Santarsiero non imbavaglieranno la verità

“La Ola, Organizzazione lucana ambientalista, No Scorie Trisaia e Ambiente e Legalità confermano la loro presenza in piazza Mario Pagano a Potenza, di fronte al teatro Stabile, la sede del convegno Dell’ordine dei geologi di Basilicata, il giorno 1 dicembre, sabato.

Presenzieremo anche noi, come le altre associazioni che aderiscono, con un bavaglio davanti alla bocca per una protesta civile e silenziosa contro la presenza di Bernardo De Bernardinis condannato per aver minimizzato i terremoti in Abruzzo; contro la presenza di Paolo Scandone, l’uomo che cercò di rifilare ai lucani il cimitero di scorie nucleari a Terzo Cavone, cacciato da centomila lucani e riaccolto da questa classe dirigente amministrativa; e contro il tentativo delle istituzioni di disinformare la gente in merito ai rischi determinati dalle attività di ricerca, di perforazione e di estrazione di gas e petrolio dal sottosuolo della Basilicata,  invitando a relazionare, in tre giorni di convegno non scientifico, diversi amici di Eni & Co., esperti di relazioni con le società minerarie. Geologi di parte che interverranno senza alcun contraddittorio scientifico con geologi indipendenti, tutti a minimizzare gli effetti delle attività estrattive sul sottosuolo lucano ricco di bacini idrici e sorgenti, dove è impossibile che le Trivelle non incrocino e, di conseguenza, non rischino di inquinare le falde. D’altronde, per le tre associazioni, non si spiegherebbe diversamente il rifiuto delle società minerarie di rendere pubblici i piani ingegneristici dei singoli pozzi del sottosuolo trivellato – tra gli 800 e i 1500 metri in caso di gas e tra i 4 e i 7 km. in caso di petrolio – e il complice silenzio del Dipartimento ambiente della Regione – diretto da Donato Viggiano, editorialista di un sito web pro petrolio –, nonostante il sottosuolo sia di proprietà pubblica e non privata. È paura di rendere pubblica la commistione tra petrolio, 
sostanze chimiche, faglie sismiche e acqua che sta avvenendo nel nostro sottosuolo a danno della catena alimentare dei lucani?

La Ola, NoScorie e Ambiente e Legalità, insieme al tenente Giuseppe Di Bello, condannato per aver invece svelato ai cittadini l’inquinamento delle acque del Pertusillo, si imbavaglieranno in piazza Mario Pagano anche per denunciare il vergognoso e non istituzionale atteggiamento del sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, che ha prima vietato ogni manifestazione per poi, strumentalmente, vietare solo le manifestazioni in piazza Mario Pagano, sede del convegno per non disturbare i convegnisti e per non far collegare le due cose ai cittadini di Potenza. Il sindaco Santarsiero, con il divieto di protestare davanti alla sede del convegno, difende il sistema di cui fa parte, ma soprattutto delegittima la trasparenza e la democrazia con il suo inutile tentativo di camuffare altrove la nostra protesta. Neanche per la Copam 2011, altro convegno di parte durato tre giorni tra Matera e Viggiano, si è arrivato a tanto. Segno che si ha più paura oggi delle consapevolezze raggiunte dai cittadini?

La Ola, NoScorie e Ambiente e Legalità, contestualmente chiedono alle istituzioni più alte di questa Regione di non presenziare al convegno dei geologi lucani e di far sapere a Scandone di non essere ricercatore gradito in Basilicata”.