Don Uva, la Regione revochi la convenzione con Bisceglie

12 novembre 2012 | 17:30
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Don Uva, la Regione revochi la convenzione con Bisceglie

Le segreterie provinciali e cittadine della Destra denunciano lo stato di assoluto silenzio riguardo alla situazione che si protrae oramai da troppo tempo nel centro di riabilitazione Casa della Divina Provvidenza opera Don Uva di Potenza. I dipendenti di Potenza pur continuando ad effettuare con impegno e devozione l’assistenza a malati bisognosi di cure mediche e di attenzione ai bisogni primari, continuano a non percepire gli stipendi di agosto, settembre ed ottobre.
La situazione per molte famiglie è diventata veramente insostenibile.
Dal sito bisceglieLive.it si apprende che nelle prime ore di questa mattina ( lunedì 12 novembre ndr) i Nas dei Carabinieri di Bari hanno varcato i cancelli della Casa Divina Provvidenza di Bisceglie e di Foggia nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Foggia al fine di rilevare la fornitura di arredi e di attrezzature biomedicali a prezzi notevolmente maggiorati rispetto a quelli di mercato con pagamenti anche su conti correnti esteri. Contestualmente alle operazioni, ai soggetti a capo dell’ente ecclesiastico, sono state altresì notificate informazioni di garanzia nelle quali vengono ipotizzati reati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato e peculato.
In virtù di questi ultimi avvenimenti le segreterie provinciale e cittadina della Destra chiedono e alla Regione Basilicata l’immediata revoca della convenzione con Bisceglie, garanzia più volte enunciata nei numerosi incontri fatti dalla Regione con i vertici della Congregazione Casa Divina della Provvidenza (opera Don Uva) e lo spostamento immediato dei pazienti e degli operatori verso strutture sanitarie appartenenti alla nostra Regione anche in virtù della dismissione di molti di questi,solo così facendo si può salvare l’immaturato economico del personale di Potenza riguardante agosto settembre ed ottobre che non è stato percepito a differenza degli operatori di Bisceglie e di Foggia ed inoltre solo così si garantirà un servizio necessario ed indispensabile per la nostra regione che necessita di ciò in virtù della crescente richiesta di assistenza e agli anziani e ai disabili.

Mariolina Camardese, segretario La desta Potenza