All’Autorità di Bacino un’altra nomina della maggioranza

21 novembre 2012 | 13:36
Share0
All’Autorità di Bacino un’altra nomina della maggioranza

Basilicata “dell’Innovazione Continua” di De Filippo, certo a parole ma non nei fatti, se poi l’innovazione fa a pugni con la “immeritocrazia” il quadro non può che essere desolante. Come nel caso della nuova nomina del Segretario Generale dell’Autorità di Bacino di Basilicata. E’ stato scelto l’ing. Antonio Anatrone, sì un professionista ma come tanti. Quali sono i meriti del “prescelto” dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino? Semplice il suo curriculum la cui voce fondamentale è: iscritto al Partito Democratico. Questa è la meritocrazia per un posto importante in un ente che è svilito da una pura lottizzazione senza pudore e ritegno. Infatti, neanche il curriculum dell’ing. Anatrone è stato presentato (anche se risulta citato come allegato alla delibera non è presente), era evidentemente del tutto superfluo. Per questo motivo è stata presentata un’interrogazione per chiedere a De Filippo quali valutazioni sono state fatte e se Anatrone abbia i requisiti di legge per accedere alla mansione di Dirigente regionale. La legge esiste, tra l’altro voluta da questa maggioranza, ossia la Legge Regionale n. 2/2001 all’art. 7 prevede che il segretario generale dell’Autorità di Bacino deve essere scelto tra i funzionari regionali di primo livello dirigenziale o tra i professionisti esterni. Va da sé che anche i professionisti esterni devono possedere almeno i requisiti previsti per assumere l’incarico di dirigente. Abbiamo richiesto al governatore De Filippo l’eventuale elenco di funzionari regionali di primo livello dirigenziale e/o professionisti valutati dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino per la citata carica ed anche il curriculum dell’ing. Anatrone. Nell’interpellanza si chiedono anche i motivi aziendali, di organizzazione e di competenza professionale per i quali si è proceduto alla scelta del ing. Anatrone e se nella valutazione si è fatto riferimento anche al possesso, da parte dell’ing. Anatrone, dei requisiti previsti dalla legge per l’accesso alla dirigenza regionale. Attendiamo una risposta da parte dell’amministrazione regionale a riguardo. Speriamo che non sia la solita: il compagno Anatrone era rimasto senza una poltrona, bisognava sistemarlo a 116.080 euro all’anno, più 20% quale premio di risultato, cui si aggiungono il rimborso delle spese di viaggio, di vitto e alloggio, conformemente a quanto sosteneva Totò in suo celebre film “Alloggio, vitto, lavatura, imbiancatura e stiratura”. Nella Basilicata dell’”innovazione continua la lottizzazione”.

 Gianni Rosa, Vice coordinatore vicario Pdl Basilicata