Un 118 buono per tutto

6 ottobre 2012 | 10:10
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Un 118 buono per tutto

Quando, di notte, vola l’elicottero del 118, si pensa a qualche tragedia.

Ma non in Basilicata, perbacco, dove al posto della tragedia può farsi spazio una tipologia variegata di accadimenti.  Per esempio può accadere che per una “ipertransaminasemia” si scomodi un pilota, un elicottero, un medico, non so se anche un infermiere, e si trasporti il malato altrove. L’ipertransaminasemia costituisce una spia che avverte che qualcosa non va, per esempio al fegato, ma niente di così grave e urgente da ritenere necessario un trasporto in elicottero, di notte, per coprire una distanza di un centinaio di chilometri. Fra l’altro non avendo in dotazione una flotta intera, può anche accadere che l’elicottero serva per un caso più urgente, davvero grave. E in questo caso come si fa?

Potremmo azzardare un classico “ci si fotte”? Ma se vogliamo essere saggi dobbiamo cercare di prendere il buono da ogni cosa. E allora nel caso specifico potrebbe accadere che, finiti al Pronto Soccorso per una forte emicrania, non ci tocchi di fare un bel viaggetto a Napoli per accertamenti, o a Roma per una benedizione papale, se non addirittura a Lourdes per una guarigione miracolosa.

A tal proposito non sarebbe male se, dopo la convenzione col Bambin Gesù, non si cercasse qualcosa di veramente utile e a basso costo, tipo una convenzione con Lourdes. La si potrebbe chiamare “Là dove non arriva il bisturi”, costi pochi, speranza tanta, e male che va rimani come eri prima. Al Bambin Gesù non dovrebbero trovare nulla in contrario perché si rimane in famiglia, e poi, vuoi mettere, la fede non è più stabile come una volta, e un atto del genere, che coinvolge anche la pubblica amministrazione, non può che far del bene alla italica spiritualità. Quando, a ogni modo, chi controlla per lavoro, darà uno sguardo anche a spese come quelle cui, per esempio, si è fatto cenno, che sono forse, e dico forse, inutili, non sarà mai troppo tardi.