Tre milioni di euro per retribuzione aggiuntiva ai 42 dirigenti regionali

10 ottobre 2012 | 16:19
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Tre milioni di euro per retribuzione aggiuntiva ai 42 dirigenti regionali

Retribuzione di posizione e di risultato due poste “economicamente” importanti nella busta paga dei dirigenti della Regione Basilicata. Con la delibera n. 1176 del 18/09/2012 la Giunta autorizza la sottoscrizione del contratto collettivo decentrato per i dirigenti dell’area Giunta regionale (il Consiglio regionale ha un suo ruolo separato), che tradotto in soldoni significa 3.252.708 di euro per il 2011 e provvisoriamente euro 3.019.987 per il 2012, somme che si aggiungono alla retribuzione base. Tesoretto da dividere tra i 42 dirigenti in forza tra interni ed esterni (sono quelli di nomina politica), che da soli coprono tramite l’istituto dell’interim tutte le 86 posizioni dirigenziali previste in pianta organica.

Questo tradotto in soldoni significa percepire, oltre a quanto stabilito per il ruolo principale ricoperto, per ogni interim un’ulteriore “generosa” quota di retribuzione di risultato pari al 40% di quella principale. Anche su queste voci una politica saggia con gli opportuni provvedimenti potrebbe facilmente risparmiare e recuperare risorse (il 40% in più percepito per gli interim coperti) oltre ad ottenere l’effetto di ottimizzare l’organizzazione interna con il conseguente miglioramento dell’efficienza. Serve, quindi, la volontà della politica regionale che porti alla formulazione di un atto di modifica della pianta organica con l’accorpamento degli uffici e quindi la conseguenziale soppressione delle posizioni dirigenziali (oltre 40).

Non trascurabile sarebbe anche la scelta di mandare a casa i tanti dirigenti esterni, ovvero quelli che arrivano in Regione per il loro curriculum professionale e per le affinità alla politica domestica. Un ulteriore risparmio, sempre se si vuole, lo si potrebbe ottenere stabilendo che la retribuzione di posizione, al contrario di quanto accade oggi in Regione, fosse fissata nella misura minima di circa 9.000 euro anziché nell’ammontare massimo di circa 45.000 euro. Una politica saggia che difficilmente troviamo nel “De Filippo & C. spa”. Nel caso specifico la Giunta ritiene “opportuno” farsi rappresentare nella trattativa dagli stessi dirigenti portatori di un personale legittimo interesse (la loro retribuzione). Ovvero, al tavolo delle trattative da un lato la Regione Basilicata (il datore di lavoro) rappresentata dal dirigente Nardozza e dall’altro gli altri dirigenti (i lavoratori). Anche per questa ragione l’accordo è stilato con la massima attenzione affinché tutte le poste economiche siano contemplate, anche quelle facoltative ove da contratto collettivo è richiesta la sussistenza della capacità di spesa in bilancio (comma 2 art. 26 CCNL quantificata in circa 90 mila euro). Nessuno sconto alla Regione anche in questo periodo di crisi! Queste ragioni ci inducono a presentare al prossimo Consiglio una mozione per impegnare la Giunta regionale ad intervenire immediatamente sulla situazione, tagliando la pianta organica e le varie poste economiche che possono essere ridotte in relazione alla normativa in vigore.

Gianni Rosa, consigliere regionale Pdl