Nel Materano la criminalità ha alzato il tiro

3 ottobre 2012 | 15:22
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Nel Materano la criminalità ha alzato il tiro

“L’attentato di stanotte ai danni di un imprenditore del Metapontino è la conferma che in Basilicata non si può abbassare la guardia”Dopo il Vulture-Melfese, la criminalità sembra aver alzato il tiro anche nel materano. Libera Basilicata giudica questi atti intollerabili. Non ci sono altre parole per definire l’indignazione e la rabbia per gli atti intimidatori che ormai da tempo stanno segnando alcuni territori della Basilicata, dal Metapontino al Vulture-Melfese. Ormai non più solo attentati alle cose, ma anche alle persone. Che si tratti di estorsione, di fatti legati ad usura, di contrasti personali o del semplice commento fatto dinanzi al passaggio di un funerale, è sempre criminalità e quei signori sono sempre criminali. Tutto questo è intollerabile, nel senso che non è più sostenibile questa aggressione violenta ai nostri territori. Non è più sopportabile la sottovalutazione da parte di taluni e il silenzio della cosiddetta società civile. Quei criminali si fanno forza del silenzio di chi subisce e delle teste che tanti mettono sotto la sabbia. A noi piace la frase di Stuart Mill “La più grande punizione che i cattivi possono ricevere è quella di sentirsi controllati dagli onesti. Pertanto se non vogliamo lasciare le nostre comunità alla prepotenza di quei criminali, siccome le forze dell’ordine da sole non ce la fanno a risolvere tutto, non ci resta altro che avviare una vera propria rivoluzione degli onesti. Chi ha subito, chi sa, parli. Ciascuno sappia che il silenzio è sempre complice. Chiunque voglia accogliere l’appello può rivolgersi allo sportello d’ascolto SOS Giustizia. Libera, da due anni, ha aperto in sette regioni d’Italia sportelli d’ascolto contro il racket e qualunque forma di aggressione mafiosa, fra queste c’è anche la Basilicata. Lo sportello SOS Giustizia lucano si trova nel capoluogo di regione. Al numero telefonico 0971/273119 ci sarà sempre qualcuno pronto ad accogliere qualsiasi richiesta di aiuto garantendo anonimato e riservatezza.

Don Marcello Cozzi, vicepresidente Libera