Mercure, operai sulla ciminiera della centrale

4 ottobre 2012 | 18:41
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Mercure, operai sulla ciminiera della centrale

I lavoratori chiedono garanzie sul futuro occupazionale in vista della Conferenza di Servizi organizzata dalla Regione Calabria

Nell’Italia degli scioperi al contrario, in piena recessione, c’è chi innesca guerra tra poveri e contro organi dello Stato di cui si tenta di rimetterne in discussione le decisioni. Quattro persone, non sappiamo se operai Enel o delle ditte interessate alla riattivazione della centrale, a Laino Borgo, sono saliti oggi per protesta sulla
ciminiera dell’impianto. I lavoratori chiedono garanzie sul loro futuro occupazionale in vista della Conferenza dei servizi organizzata dalla Regione Calabria per il 10 ottobre. Si ripete per la centrale del Mercure un secondo caso Ilva? I cittadini, le associazioni e numerosi enti locali non solo della Valle del Mercure e del Pollino ribadiscono invece con forza la richiesta della definitiva chiusura in forza della sua dimostrata incompatibilità economica, ambientale e per la salute dell’impianto. Inoltre – ribadiamo – gli atti adottati nel corso degli ultimi dieci anni caratterizzati da comportamenti amministrativi che si sono dimostrati illegittimi così come conferma anche l’ultima sentenza del Consiglio di Stato. Enel – ribadiscono le associazioni e la Ola – sta fomentando una inaccettabile guerra tra poveri rivolta anche contro le decisioni di organi dello Stato al solo fine di salvaguardare i propri interessi. Contro l’impianto oltre alle associazioni vi sono numerosi enti locali e soprattutto comuni cittadini così come è testimoniato dalle imponenti manifestazioni popolari che hanno mobilitato migliaia di persone, per difendere i propri diritti ed interessi e a tutela propria salute, di una delle aree protette tra le più belle d’Italia vocate al turismo e all’agricoltura di qualità nel parco nazionale del Pollino.