“La rivoluzione di chi non ce la fa è vicina”

25 ottobre 2012 | 16:57
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“La rivoluzione di chi non ce la fa è vicina”

In Basilicata una rivoluzione sta per scoppiare davanti ai nostri occhi, colpa ancora una volta della crisi economica. Si tratterà di una sommossa provocata da povera gente, operai che hanno perso il lavoro o dalle tante persone che ormai fanno fatica ad arrivare a fine mese. L’Ugl intende rivolgere un accorato appello al governatore lucano, Vito De Filippo, affinché invece di far pagare ai soliti noti, si cominci a combattere i veri sprechi come consulenze, esternalizzazioni e riducendo i lauti compensi economici dei funzionari regionali: questo è per noi un primo passo ad una vera spending review.

Oggi più che mai vogliamo ribadire a gran voce che revisione della spesa non può significare colpire duramente e ancora una volta i dipendenti pubblici, con gravi ripercussioni anche sui servizi al cittadino: il perché l’Ugl si appella al governatore De Filippo ne deriva da un’analisi attenta e scrupolosa che il centro studi Ugl lucano ha condotto in Regione: De Filippo avrebbe dovuto affrontare questioni che invece restano irrisolte perché non si è avuto il coraggio di fare delle scelte che certamente i cittadini avrebbero apprezzato del tipo, dimezzare gli stipendi dei tanti funzionari regionali che percepiscono oltre 100mila euro annui, eliminare i costi per gli assessori esterni, rivedere le famose paghe ‘etiche’ a partire dalla perequazione retributiva del divario fra dirigente e dipendente. Si può e si deve modernizzare la pubblica amministrazione, De Filippo sa come e dove intervenire. Ribadiamo il nostro no sulle misure a partire dagli esuberi fino ad arrivare all’accorpamento degli uffici giudiziari e alla chiusura di centinaia di presidi di legalità sul territorio. Così come riteniamo grave la riduzione dei posti letto negli ospedali e il taglio sulle forniture degli strumenti di lavoro e allo stesso tempo ci preoccupano enormemente le ripercussioni di queste misure sul settore scolastico. Le regole fissate con la legge sulla spending review hanno stabilito criteri molto rigidi: per essere davvero efficace la riforma deve partire dallo sblocco delle assunzioni nel pubblico impiego, dalla riorganizzazione e completa informatizzazione degli uffici pubblici, da una centralizzazione dei centri di spesa nella sanità e, per finire, dalla piena valorizzazione delle professionalità interne, anche attraverso percorsi di formazione permanente. Per l’Ugl non bisogna sottovalutare il disagio economico che la regione registra, il potere d’acquisto della famiglia lucana si è molto abbassato negli ultimi cinque anni. E se si pensa ad un operaio in cassa integrazione, vengono cattivissimi pensieri, il ceto medio é sparito: siamo tutti i nuovi poveri e i pochi vecchi ricchi.

Giovanni Tancredi, segretario Ugl Basilicata