La mediazione e la Corte costituzionale

25 ottobre 2012 | 10:05
Share0
La mediazione e la Corte costituzionale

Non ho mai visto di buon occhio la mediazione introdotta dal governo Berlusconi. Secondo me costituiva un costo in più, per chi vuole chiedere giustizia, una perdita di tempo in più, con processi già abbondantemente lunghi, e nessuna garanzia di un intervento giuridicamente di qualità. Infatti la mediazione è stata affidata, da un legislatore davvero un po’ bislacco, anche a chi non ha mai masticato e digerito diritto, oppure a operatori del diritto abilitati a tanto da corsi a pagamento sulla cui serietà e bontà ci sarebbe da discutere abbondantemente. Tanto per dirne una non mi risulta ci sia mai stato un corsista cui sia stato negato il titolo. Ma la Corte Costituzionale ha rimesso le cose a posto: il legislatore, per l’ennesima volta, ha toppato, promulgando una legge non in sintonia con la carta costituzionale.

Ci sarebbe da preoccuparsi, a questo punto, dell’enorme numero di leggi bocciate dalla Corte. Evidentemente la fantasia legislativa non vuole conoscere costrizioni di sorta, anche se altamente qualificate come la Costituzione. Di un legislatore così non c’è bisogno, è chiaro, e in un paese allo sbando, sembra solo la guarnizione finale di una torta buona non da mangiare ma da tirarsi reciprocamente in faccia. E allora insisti, caro legislatore, che prima o poi una legge pure la indovinerai, magari per sbaglio.