“La lezione siciliana per ominicchi e quaquaraquà”

29 ottobre 2012 | 17:29
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“La lezione siciliana per ominicchi e quaquaraquà”

Il vento della Sicilia dovrebbe spaventare anche i nostri politici perché, da una parte, l’astensionismo per la prima volta oltre il 50% e, dall’altra, il successo di consensi al Movimento 5 Stelle di Grillo, al di là di fattori ambientali cioè legati alla situazione specifica siciliana, sono sentimenti molto diffusi tra tutti gli italiani. Leonardo Sciascia ci ha insegnato che l’umanità si divide in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà. Non so se gli uomini o meglio i mezz’uomini della nostra terra lucana abbiano capito la lezione e siano disponibili a mettersi da parte. Quanto alle altre categorie c’è già abbondanza per temere che una loro diminuzione possa, finalmente, influire sul destino della politica e delle istituzioni. Registro piuttosto che in Sicilia è andata in onda l’anticipazione di un film che vedremo presto sui nostri schermi elettorali nella primavera prossima. Non credo che i soliti trucchetti e le magie dell’ultima ora possano salvare qualcuno dei subdoli esponenti di Governo regionale anche perché questa volta ottenere l’1,5% non li salverà. E un’analogia con la terra siciliana mi porta a ritenere che finalmente il “vergognoso castello” del clientelismo sta crollando o meglio se è crollato nell’isola roccaforte di clientele è destinato a crollare anche da noi. La lezione sarà la salvezza dell’Indignato Popolo Lucano.

Filippo Massaro, Csail- Comitato Indignati Lucani