Il Pdl nazionale la smetta di giocare in difesa

4 ottobre 2012 | 20:32
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Il Pdl nazionale la smetta di giocare in difesa

Sono rimasto sorpreso dal “duello televisivo” tra Obama e Romney. Lo sfidante repubblicano, svantaggiato nei sondaggi, ha vinto il confronto tv con una strategia intelligente, basata certo sulle sue idee politiche ma soprattutto colpendo le contraddizioni e gli errori del Presidente Obama. Una lezione, quella dell’esponente della destra americana, che purtroppo il centrodestra italiano sembra non aver compreso. Un centrodestra, quello italiano, che invece attua una schizofrenia politica che sta mettendo sempre più in difficoltà la tenuta elettorale e l’immagine del Pdl nell’opinione pubblica, oltre che tra gli stessi simpatizzanti. Il Pdl resta oggi in Parlamento il maggior gruppo, con uomini di esperienza governativa e politica, ma è in affanno: rimane da un lato in difesa su tutto mentre va in attacco su questioni “irritanti” come gli inopportuni emendamenti salva Ruby presentati e, giustamente rigettati e criticati dal Ministro Severino.

Il Pdl nazionale è capace di farsi del male da solo. Non guarda in faccia la realtà e non comprende quello che il paese reale chiede: una politica che faccia uscire il Paese dalla crisi e lo traghetti verso un miglioramento della condizioni economiche e sociali. Invece si continuano a ripetere gli errori del passato. Errori che possono risultare fatali e che direttamente danneggiano anche chi nei territori lavora ogni giorno con passione, sacrificio e senso etico.

La lezione di Romney andrebbe attuata immediatamente dal gruppo dirigente nazionale del centrodestra, perché le idee e le proposte ci sono, la visione della società e del futuro del paese anche. Invece di pensare ai processi milanesi, sarebbe opportuno dedicarsi a fare emergere le contraddizioni del centrosinistra partendo dalla questione morale, abilmente sviata anche nel centrosinistra. Al contrario, il Pdl nazionale presta il fianco, giocando in difesa, a un Pd con evidenti difficoltà interne. Il Pdl non sa controbattere alle nebulose proposte di un centrosinistra che non ha né idee e nè una reale prospettiva di governo per l’Italia. Basti pensare ai continui distinguo sulla stessa legge elettorale, sollevati solo per autotutelare l’oligarchia del Pd non per fare in modo che la scelta spetti all’elettore. Così per le questioni etiche, per le proposte economiche, per lo stato sociale. Di fronte a tutto questo il Pdl nazionale tace. Un comportamento, questo, surreale ed impolitico, che presta il fianco, amplificandole, a tutte quelle voci demagogiche e anti-sistema che oggi hanno maggiore appeal nell’opinione pubblica. Che Roma prenda esempio dalla politica americana e prenda esempio anche dai quei tesserati e militanti che in ogni paesello italiano fanno politica. Anche senza avere a disposizione le casse di batman.

Gianni Rosa Vice Coord. Regionale Vicario Pdl Basilicata