Il governatore incostituzionale

5 ottobre 2012 | 16:48
Share0
Il governatore incostituzionale

La Ola, Organizzazione lucana ambientalista, No Scorie Trisaia e Ambiente e Legalità rivendicano il ruolo e la posizione di capo dipartimento Ambiente in Regione, e si propongono come consiglieri giurisprudenziali al presidente della giunta regionale, Vito De Filippo, al fine di far evitare alla nostra Basilicata la figuraccia 
di proporre leggi non solo incostituzionali, ma anche di sola valenza mediatica. Il Consiglio dei Ministri numero 48, del 10/10/2012, ha infatti deciso di impugnare la legge regionale della Basilicata, fortemente voluta dal governatore Vito de Filippo, in quanto contiene alcune disposizioni in materia di produzione di energia che contrastano con i principi statali in materia di “produzione, trasporto e distribuzione dell’energia” e, pertanto, violano l’art. 117, terzo comma, della Costituzione oltre che gli articoli 3, 41, primo comma, 117, primo comma e 117, secondo comma, lett. m, sempre della Costituzione.

Le tre associazioni, infatti, sono state tra i primi gruppi a denunciare sia la evidente incostituzionalità delle legge numero 16 dello 08/08/2012, volgarmente definita “Legge Moratoria”, che il trucchetto burocratico inserito nella legge voluta da de Filippo: bocciare le nuove intese minerarie con delibere di giunta che 
annullano altre e precedenti delibere della stessa giunta nella quale si dava invece il parere favorevole alle Via, Valutazioni di impatto ambientale presentate dalle società petrolifere. Un trucchetto amministrativo squallido che aveva il compito, secondo le tre associazioni, di tranquillizzare le società minerarie e di distogliere 
l’attenzione dei lucani dal raddoppio in atto delle estrazioni in Val d’Agri. Un raddoppio scellerato perché rischierà di inquinare definitivamente le 270 sorgenti che formano il fiume Agri. E tutto questo, mentre de Filippo ha anche cercato mediaticamente di passare per l’uomo che combatteva le società minerarie.

Ora, anziché vaneggiare perdenti dispute di competenza costituzionale col Consiglio dei Ministri, coma da comunicati stampa stizziti fatti redigere dal presidente della Regione, sarebbe il momento che il governatore pensasse seriamente di dimettersi, avendo dimostrato, sia egli che lo staff di persone che si è scelto, pagandole profumatamente, che non possiedono le capacità sociali e politiche di governare la Basilicata, non hanno un progetto per la Basilicata e neanche le necessarie competenze giurisprudenziali, visto che se si fossero rivolti alla Ola, a NoScorie e ad Ambiente e Legalità, la Basilicata avrebbe evitato una tale figuraccia collettiva: vedersi giustamente impugnare per incostituzionalità una legge volutamente mediatica ed errata.

Ola, No Scorie e Ambiente e Legalità