Enel rispetti la sentenza del Consiglio di Stato

14 ottobre 2012 | 11:05
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Enel rispetti la sentenza del Consiglio di Stato

Secondo la Ola , Organizzazione lucana ambientalista, il progetto dell’Enel per la riconversione a biomassa della centrale del Mercure dovrà seguire nuovamente l’intero iter per il rilascio dei pareri ambientali secondo le leggi ordinarie esistenti. A stabilirlo è la sentenza del Consiglio di Stato del mese di agosto. Enel pertanto non può pensare di far approvare il progetto seguendo la scorciatoia della Conferenza dei Servizi. Una scorciatoia – secondo la Ola – in aperto contrasto con la sentenza del Consiglio di Stato e con le leggi vigenti.

La sentenza del CdS infatti recita testualmente come “per l’effetto, la valutazione circa l’autorizzabilità dell’attivazione della sezione n. 2 della centrale del Mercure dovrà essere oggetto di rinnovazione del procedimento da parte della Regione Calabria, e tale rinnovazione dovrà riguardare l’intervento interamente considerato. Data la risalenza nel tempo dell’autorizzazione rilasciata il 2 settembre 2002 dalla Provincia di Cosenza, è evidente la necessità della 
rivalutazione della compatibilità dell’impianto con le esigenze pubbliche attuali, in seguito all’evoluzione della migliore tecnologia disponibile, nonché alla evoluzione della situazione ambientale, come disponeva lo stesso art. 11 d.p.r. 24 maggio 1988, n. 203, alla cui stregua è stata rilasciata la predetta autorizzazione”.

La Comunità del Parco Nazionale del Pollino avrebbe dovuto affrontare domani 15 ottobre la questione della Centrale Enel del Mercure. Il rinvio annunciato da questo organo del parco nazionale del Pollino a data da destinarsi – denuncia la Ola –  è dovuto agli incontri informali convocati nelle prossime ore tra le parti, al solo scopo di prefigurare pareri positivi, in vista della conferenza dei servizi del giorno 24 ottobre che, secondo indiscrezioni preannunciate dal quotidiano il Sole 24 Ore, rilascerà il via libera alla centrale.