Controlli in Regione. Con calma e per piacere

13 ottobre 2012 | 10:44
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Controlli in Regione. Con calma e per piacere

La notizia del giorno è che la Guardia di Finanza è andata in regione Basilicata a prendere il carteggio relativo ai rimborsi ai consiglieri e ai gruppi consiliari. Questa è una partita che la politica lucana giocherà unita. Non fa un bell’effetto vederli tutti insieme a difendere le loro spesucce. Forse la situazione attuale fotografa la sostanza degli ultimi decenni: un fronte unito gestito con contrapposizione solo di facciata. Del resto è la maggior accusa che il centro destra abbia subito negli anni, quella di aver fatto finta di fare opposizione per accontentarsi di mangiare beatamente le briciole che il famelico PD lasciava sul terrazzo. E’ triste verificare che la battaglia che ha cominciato la Procura avrebbe dovuta farla il PDL; ma forse era più comodo intascare rimborsi che protestare per lo spreco.

I terremoti, quelli giudiziari, in Basilicata arrivano in genere in maniera soft e ritardata. Stavolta siamo nella media. Uscirà fuori qualcosa?Non so, ma ne dubiterei, non foss’altro perché una delle due indagini l’aveva cominciata anni fa Woodcock e ancora è appesa. E poi la classe politica lucana, agli occhi della magistratura nostrana, è una classe politica inequivocabilmente sana. Neanche una quota fisiologica di carriere interrotte, niente. Qua vige la legalità. E se qualcuno storce il naso ha torto. Perchè, a prescindere dalla giustizia divina, che, pare, non sbagli un colpo, anche la giustizia umana non sbaglia un colpo. Per legge.

Poi, semmai, c’è qualcuno che viene messo in galera, perde i contratti con la Pubblica Amministrazione, dopo anni viene assolto, ma non torna a lavorare con la Pubblica Amministrazione perché ci sono altri che, seppur indagati, si sono presi la sua fetta di mercato. Ma questo non significa che in Basilicata non fili tutto a puntino. Del resto, e tornando ai benedetti rimborsi, che vuoi che sia un gelato, un libro, una borsa in pelle, e tanta di quella benzina da riempire una diga, o tanti di quei portaborse da poter fare un trasloco al giorno. Che c’entra, sussurrano i giornali, sarà poco elegante ma sicuramente lecito. Certo, certo, è tutto lecito.

Ma l’immagine della GdF che irrompe in regione è un’immagine che restituisce serenità al popolo. Beninteso questo si è cercato questi uomini, votandoli, e anche a più riprese. Non è stato in grado neanche di avanzare una critica attraverso le consultazioni. Ora c’è qualcuno che mette in dubbio la loro onestà. Coerenza vorrebbe che il popolo si inalberasse e gridasse “No!, lasciateci i nostri politici, li abbiamo voluti, crediamo in loro!”, ma la coerenza è merce rara. Ora tutti lì a ridacchiare sulle sventure dei nostri esimi rappresentanti. A me la situazione fa soltanto tanta pena.

Eletti per guidarci verso la felicità, si perdono dietro un rimborso qualsiasi, che sia una penna o un quotidiano. E poi c’è chi va a fare loro le pulci, così si dice. Il contesto è squallido. Ma ce lo siamo meritato. Ma finita la scena iniziale, tornerà la calma e ne riparleremo fra qualche anno. La giustizia ha i suoi tempi, perbacco, per dirla con un motto: con calma e per piacere.