Contratto di settore, sbagliato non coinvolgere i professionisti lucani

8 ottobre 2012 | 11:38
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Contratto di settore, sbagliato non coinvolgere i professionisti lucani

Apprendo con grande soddisfazione la notizia della firma del contratto di settore del comparto petrolio: sicuramente si avvia un percorso virtuoso che dovrebbe portare indubbie ricadute positive sulla nostra Regione. Ancora una volta prendo atto, con rammarico, che la classe professionale era assente nella sede di Viggiano. Il recente accordo siglato da Regione, Eni, sindacati, associazioni imprenditoriali e associazioni datoriali che ha escluso i geologi evidenzia come ci sia ancora bisogno di lavorare molto affinché si radichi nella mentalità di chi ha responsabilità di governo l’idea che non può esserci sviluppo senza il coinvolgimento dei professionisti. Sviluppo che ha come requisito imprescindibile la sostenibilità che richiede il coinvolgimento dei professionisti dell’area tecnica e, soprattutto, dei geologi che  hanno il necessario background nel settore geominerario.

Di fronte a questo scenario emerge la necessità di continuare sul percorso tracciato di divulgazione della cultura geologica nella nostra regione, cosa che l’Ordine dei Geologi di Basilicata sta facendo. Il prossimo 30 novembre, 1 e 2 dicembre è in programma un importante evento di confronto e divulgazione sul ruolo che possono e devono avere i geologi nel settore specifico dell’oil & gas. Tutto questo lavoro deve essere colto come un’opportunità, una risorsa e quindi mettere a sistema anche i geologi lucani nei percorsi virtuosi di sviluppo sostenibile e in sicurezza del nostro territorio.

E’ necessario che cresca la consapevolezza negli amministratori e rappresentanti della politica, che abbiano una priorità: rendere sicuro il territorio regionale e utilizzarlo per creare ricchezza, evitando che le intelligenze lucane vadano a contribuire a sviluppare altre regioni del nostro Paese. La grande scommessa che dobbiamo vincere è quella di aumentare il livello di cultura geologica nella nostra regione, facendo conoscere i nuovi campi professionali del geologo e perché questo professionista può essere indispensabile per affrontare in modo corretto i temi della manutenzione ordinaria del territorio, della prevenzione dei rischi, la localizzazione delle aree industriali, la pianificazione territoriale di qualità, lo sfruttamento delle risorse, della green economy”.

L’invito rivolto al presidente De Filippo è di voler valutare benevolmente il lavoro che l’Ordine dei Geologi di Basilicata sta svolgendo in questi anni, anche come supporto all’azione amministrativa di questa Regione, ma il pensiero è rivolto all’intero mondo delle professioni dell’area tecnica che costituiscono una porzione importante della società lucana e vivono un momento di grande difficoltà alla pari degli altri settori della società.

Raffaele Nardone, presidente Ordine dei Geologi di Basilicata