Consorzio di bonifica e sospensione idrica nel Metapontino

24 ottobre 2012 | 17:53
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Consorzio di bonifica e sospensione idrica nel Metapontino

I consorzi di bonifica, di Metaponto prima, nel 1925, e della Media Valle del Bradano dopo, nel 1931, nacquero col preciso scopo di rendere produttivo il Metapontino emancipandolo dal latifondo estensivo. Una sfida che partì su vasta scala durante il ventennio fascista per essere definitivamente vinta negli anni della riforma fondiaria. Da allora il Consorzio di Bonifica, ribattezzato, di Bradano e Metaponto ha raggiunto il ruolo di vero e proprio custode della salute territoriale, allontanando con la canalizzazione il pericolo della malaria. Negli ultimi decenni l’apporto cosiddetto civilizzatore dell’ente è andato, progressivamente, riducendosi così come l’importanza dello stesso nel sostenere la modernizzazione del comparto agricolo. Tuttavia oggi non possiamo assistere inermi al decadimento di quelle istituzioni, come il consorzio metapontino, che hanno garantito la crescita del nostro territorio permettendone l’abitabilità. In questo rivolgo il mio ennesimo appello al Presidente De Filippo, del quale ricordo il pregevole intervento svolto durante l’ultimo convegno della Coldiretti a Matera, nel quale ricordava alla platea come i consorzi di bonifica lucani fossero stati gli unici enti pubblici a non aver mai pagato alla Regione Basilicata l’acqua che distribuivano agli agricoltori. Un dato storico importante che da un lato sintetizza la profonda sussidiarietà che ha da sempre contraddistinto gli strati più umili della nostra società regionale, dall’altro mette spalle al muro l’attuale classe politica regionale che non riesce più a far funzionare un ente vitale quale è il consorzio di bonifica. Per questo, attraverso un’ interrogazione urgente rivolta all’Assessore Mastrosimone, chiedo: immediate risposte circa la sospensione dell’erogazione idrica a scopo irriguo in alcune zone del Metapontino, perentoriamente segnalate su Nova Siri per iniziativa del consigliere comunale Giuseppe D’Armento, ed al riguardo ancor più veloci soluzioni ad un problema che rischia di essere l’ennesima batosta per lo stato di diritto in Basilicata, e per l’agricoltura, culla economica della nostra società, purtroppo assai maltrattata dalla politica regionale lucana.

Mario Venezia, consigliere regionale Pdl