Una legge per salvare il tribunale di Melfi

13 settembre 2012 | 17:27
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Una legge per salvare il tribunale di Melfi

All’indomani della pubblicazione sulla G.U. n.213 del 12 settembre, del decreto legislativo n.155/2010 attuativo della delega contenuta nel decreto legge 138/2011, che fissa in dodici mesi il termine decorso il quale diventano efficaci le disposizioni sulla riduzione degli uffici giudiziari ordinari, il consigliere regionale Alfonso Ernesto Navazio, insieme al collega Franco Mollica, ha redatto una proposta di legge “Modifica dei criteri di revisione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari” indirizzata al Parlamento, che verrà depositata domani presso la Presidenza del Consiglio regionale e presentata alla stampa lunedì 17 settembre.
L’iniziativa legislativa fa proprie le prerogative dell’art. 121 comma 2 della Costituzione secondo cui anche i Consigli regionali possano fare proposte di legge alle Camere. Il testo, che vede come primo firmatario Alfonso Ernesto Navazio, intende modificare la Legge delega n. 148/2011 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 13 agosto 2011, n.138, recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo. Delega al Governo per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari”, al fine di garantire che tra i criteri di revisione della geografia giudiziaria “abbiano priorità la salvaguardia del presidio territoriale dello Stato, tenuto conto delle caratteristiche geomorfologiche del territorio, della carenza di collegamenti stradali e ferroviari all’interno delle circoscrizioni di riferimento, del tasso di criminalità organizzata” (art.1).

Tra gli obbiettivi della proposta, anche quello di estendere la facoltà data ai Comuni di farsi carico degli oneri di funzionamento degli Uffici del Giudice di Pace, di sostenere le spese relative ai costi degli edifici giudiziari in luogo del Ministero della Giustizia al fine di garantire la permanenza del Tribunale nel proprio comprensorio (artt. 3 e 4). Inoltre il testo chiarisce che il criterio di individuazione dei Distretti di Corti d’Appello deve essere basato sulla presenza di minimo 3 tribunali (art.2), senza fissare il numero massimo. La stessa sarà presentata al Presidente del Senato della Repubblica, per l’avvio dell’iter parlamentare, considerato il regolamento interno del Senato che ne agevola la procedura. Infatti, l’articolo 74, comma 4 del Regolamento del Senato stabilisce che “le competenti commissioni debbono iniziare l’esame dei disegni di legge presentati dai Consigli regionali ai sensi dell’articolo 121 della Costituzione ad esse assegnati entro e non oltre un mese dal deferimento.

La proposta di legge emendativa della legge n. 148/2011 – precisa Navazio – intende scongiurare la “applicata” visione ragionieristica della revisione della geografia giudiziaria. La presenza dello Stato sul territorio deve tener conto delle specificità dei diversi comprensori, altrimenti non si è in grado di assicurare ai cittadini l’effettività degli stessi diritti costituzionalmente garantiti per tutti”. Alla conferenza stampa, che si terrà lunedì 17 settembre alle ore 11.00, nella sala A del Consiglio regionale, prenderanno parte, oltre ai firmatari della proposta di legge, anche esponenti del Consiglio dell’ordine degli avvocati di Basilicata, costituiti presso i tribunali soppressi.