Tagli, il Pd vigilerà sulla tenuta della democrazia in Basilicata

7 settembre 2012 | 11:05
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Tagli, il Pd vigilerà sulla tenuta della democrazia in Basilicata

I mesi di settembre e di ottobre avranno un valore politico molto rilevante per le scelte che la Basilicata sarà chiamata a compiere sul terreno della governance istituzionale. La posta in gioco è più alta di quella che potrebbe apparire. Le regioni sono chiamate, entro il 22 di ottobre, ad esprimere una proposta sul riordino delle province, dopo aver acquisito il parere dei consigli delle autonomie locali. Sarebbe sbagliato immaginare che si tratti di un semplice atto burocratico e non comprendere come ci sia una sfida più generale di riorganizzazione del sistema pubblico che ci chiama ad una riflessione seria ed approfondita. Riflessione che si intreccia con la proficua discussione già in corso sullo Statuto Regionale e attraverso la quale è possibile iniziare a delineare l’architettura istituzionale che riteniamo più idonea per consentire alla Basilicata di affrontare le sfide del futuro. Dobbiamo provare a trasformare il passaggio delicato e non banale delle prossime settimane in una opportunità di aggiornamento dell’idea e della visione di Basilicata che abbiamo in testa.

La norma nazionale, inserita dal governo dentro il provvedimento della spending review, penalizza seriamente il nostro territorio. In particolare, ritengo errato non aver previsto una deroga per le regioni con solo due province che si trovano oggi a dover affrontare lo scenario del tutto inedito di una impropria e preoccupante sovrapposizione territoriale tra regione e provincia unica. Ciò detto, si tratta di capire, in una stagione di costante contrazione delle risorse disponibili, come si organizzano efficacemente funzioni e servizi pubblici sul territorio, come si sviluppa un rapporto virtuoso tra aree diverse a partire da i due capoluoghi, come si valorizza una nuova positiva relazione centro-periferia. In questo senso il lungo dibattito regionale che ci ha portato dalle comunità montane alle aree programma e che ci vede oggi impegnati nell’investimento sulle unioni dei comuni non può non considerarsi parte integrante di una riflessione che punti al tempo stesso ad unire ed a rendere più competitivo il nostro territorio. È evidente che al fondo di tutti questi temi la grande questione è quella della organizzazione della democrazia nella nostra comunità, con quanto ne discende in termini di rapporto cittadini-istituzioni e società-politica, di partecipazione e di rappresentanza democratica, penso ad esempio a come il nuovo assetto istituzionale possa influenzare la legge elettorale regionale.

Queste sono solo alcune primissime tracce di un dibattito che ci sforzeremo di rendere il più aperto ed inclusivo possibile. Lo promuoveremo a partire dal Pd, attraverso un confronto con i diversi livelli politici ed istituzionali che si avvierà già il prossimo 10 settembre. Cercheremo poi il dialogo con tutte le altre forze, di maggioranza come di minoranza, e con i soggetti sociali, nella consapevolezza che su temi di natura costituzionale è veramente indispensabile il contributo di tutti. I partiti ritrovano il senso più alto della propria missione solo attraverso l’intelligenza del confronto e la forza della decisione per l’interesse della comunità.

Roberto Speranza, segretario PD Basilicata