Software libero e open source

20 settembre 2012 | 20:10
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Software libero e open source

L’obiettivo è lanciare la sfida di ammodernamento dell’amministrazione regionale, ampliare le possibilità di conoscenza e partecipazione oltre che rompere gli indugi. Un argomento che arriva dopo l’approvazione del cosiddetto Decreto Sviluppo, un emendamento riproposto sull’utilizzo dell’Open Source nella pubblica amministrazione, entrato a far parte della legge di conversione (Legge 134/2012), in modo da modificare radicalmente il primo comma dell’articolo 68 del codice di amministrazione digitale. “Si tratta di un modifica storica del codice dell’amministrazione digitale – precisa l’esponente di Io Amo la Lucania. Finalmente si
riconosce nel nostro ordinamento la necessità per le amministrazioni pubbliche di tenere in considerazione non solo l’ economicità ma anche l’impatto che il software stesso ha sulla nostra società”.
“L’adozione di software – continua Navazio – ha ricadute profonde sulla maggiore libertà dello scambio dei contenuti immateriali, sulla libera circolazione della conoscenza, del know-how e delle informazioni”. La proposta di legge si compone di dieci articoli.
In sintesi  la proposta di legge per l’adozione del Software libero ed Open Source, vuole arricchire la stagione dei beni comuni riconoscendo l’universalità dell’accesso ai saperi e alla conoscenza; favorire il pluralismo informatico e andare così a colmare una lacuna per la Regione Basilicata.
“Si tratta di un’iniziativa legislativa – fanno notare i consiglieri dell’Intergruppo – che arricchirà la stagione dei beni comuni riconoscendo l’universalità dell’accesso ai saperi e alla conoscenza e che segue quella già presentata lo scorso febbraio  “Disposizioni in materia di accesso, pubblicazione e riutilizzo dei documenti e dei dati pubblici dell’amministrazione regionale in formato aperto tramite la rete internet”.