Riabilitazione, dopo le dichiarazioni i fatti

11 settembre 2012 | 18:15
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Riabilitazione, dopo le dichiarazioni i fatti

Il nuovo impegno assunto dall’assessore alla Salute Martorano in occasione oggi (11 settembre ndr) del Consiglio della risposta ad una interrogazione del consigliere regionale Ernesto Navazio, al quale va il merito di essersi fatto portavoce di esigenze e sollecitazioni da tempo sollevate dalle associazioni della sanità privata, è senza dubbio positivo ed è atteso alla prova dei fatti con la ripresa del tavolo politico-sindacale e di quelli tecnici.

In attesa di un confronto di merito sul nuovo piano regionale di riabilitazione, non appena sarà pronto e ci sarà sottoposto, condividiamo l’impostazione data dall’assessore per realizzare un percorso riabilitativo unico ed integrato, superando la distinzione tra le prestazioni ex articolo 25 ed ex articolo 26 e pertanto la discriminazione tra servizi e strutture di riabilitazione. Ha ragione il consigliere Navazio quando dice che la questione è il metodo di approccio, nel senso che la concertazione deve essere preventiva e per essere efficace e produttiva deve diventare una prassi costante per passare dall’enunciazione di principio sul riconoscimento della sanità privata accreditata quale parte integrante e complementare del servizio sanitario regionale alle scelte consequenziali. Per questa ragione il tavolo tecnico regionale a cui ha fatto riferimento l’assessore deve diventare lo strumento per attuare le politiche sanitarie di sinergia pubblico-privato superando incomprensioni e ritardi. Sarebbe un segnale sicuramente utile in questo clima, anche per meglio apprezzare chi ci governa perchè dimostrerebbe di rendersi conto fino in fondo delle difficoltà che le strutture sanitarie private stanno vivendo ma anche delle loro aspettative e della volontà di contribuire costruttivamente ad un Progetto che le riguarda.

Antonia Losacco Fenasp