Pdl, “Se non cambiamo le cose gli elettori ci puniranno”

25 settembre 2012 | 13:02
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Pdl, “Se non cambiamo le cose gli elettori ci puniranno”

Faccio politica dal 1995, quando per pura passione, spinto dagli ideali di una destra moderna europeista rappresentata da Alleanza Nazionale scelsi di mettermi in discussione. Con convinzione ho creduto nella brillante intuizione di Berlusconi di fondere nel 2008 tutte le anime del centrodestra italiano per creare un unico grande contenitore politico, dove gente come me potesse fare politica nel rispetto dei propri ideali e dei propri valori. Una nuova grande speranza che nasceva con una forte emozione e un obiettivo: un’Italia migliore, più prosperosa, più ricca per i suoi abitanti. Ma devo ammettere che oggi è immenso lo sconforto che mi assale a seguito del fiume di notizie che giungono da tempo dall’Italia e che riguardano il Pdl, la mia casa, il mio partito.

E’ chiaro, si è persa un’occasione politica per far grande un partito che ha avuto credito da milioni di italiani, con centinaia di migliaia di iscritti seri ed onesti.
Tanti errori, anche politici, commessi in questi anni cui si aggiungono gli atteggiamenti immorali di tanti “personaggi” che hanno contribuito a distruggere un sogno. Per queste ragione ho deciso di non partecipare alla riunione dei Coordinatori regionali del Pdl di oggi a Roma. Non penso che una riunione convocata in emergenza possa risolvere le questioni aperte. Ricordo le parole di Alfano, la sua rivoluzione, i suoi propositi. Poco o nulla è stato realizzato in quest’ultimo anno e certo oggi tutti devono fare ammenda.

Si riparta subito e sul serio ma con presupposti diversi. Si butti l’acqua sporca ma si salvi il bambino e questo certamente sarà difficile che si realizzi oggi a Roma.
Sono e resto un uomo di destra ma è necessario che oggi più che mai cambi davvero qualcosa, dal modo di fare politica, riportando la trasparenza, l’etica, la moralità nell’agire politico come principi basilari per chi ha ruoli nel Pdl e per chi vuole essere del Pdl. Oppure si andrà verso una sicura sconfitta perché gli elettori anche a noi vicini ci puniranno. Non possiamo permetterlo, non possiamo lasciare l’Italia in mano alle sinistre che per le loro grandi contraddizioni sono incapaci di governare il nostro paese. Essendo lucano, facendo politica in Basilicata, conosco in prima persona come si vive in una regione catto-comunista e come ci si batte a denti stretti contro il “Sistema Basilicata” che uccide tutto e tutti.

Gianni Rosa, vice coordinatore regionale vicario Pdl Basilicata

 Gianni