Obiettivo 2012, la Regione pubblicizza un accordo fermo al palo

15 settembre 2012 | 15:24
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Obiettivo 2012, la Regione pubblicizza un accordo fermo al palo

Nei giorni scorsi  sono state acquistate delle pagine “speciali” per pubblicizzare l’accordo siglato (nel luglio 2011!) tra Regione Basilicata, Sindacati e Confindustria, conosciuto come Basilicata Obiettivo 2012. “Un patto di sistema, recita il sottotitolo, per dare più forza al territorio regionale lucano”. Buone intenzioni ferme al palo, purtroppo!

Ci meraviglia, però, la discrasia temporale tra la data della firma (luglio 2011!), la presentazione dei disegni di legge a supporto del patto (dicembre 2011) e la situazione amministrativa degli stessi. Si tratta di una pubblicità istituzionale ingannevole! Il disegno di legge “Qualità dell’attività amministrativa e semplificazione amministrativa”, al di là di una fugace apparizione, nel febbraio scorso, del Presidente della Giunta regionale in sede di I° commissione consiliare, è fermo in attesa di chiarimenti da parte della stessa Presidenza. La commissione deve ancora avviare i lavori. Il disegno di legge “Disciplina delle attività di contrasto al lavoro irregolare”, fortemente rimaneggiato in sede di commissione consiliare, è stato ritirato dallo scorso Consiglio regionale, senza dibattito, perché privo della cospicua (1.000.000 €, almeno) e necessaria risorsa finanziaria. Altrimenti parliamo di aria fritta! Il disegno di legge “Misure finalizzate alla promozione dei sistemi produttivi locali e dei contratti di rete” è stato, nel Consiglio regionale di agosto scorso, fortemente rimaneggiato in sede di commissione consiliare (anche qui!) escludendo dall’approvazione le misure finalizzate alla promozione dei sistemi produttivi locali. Per non parlare del resto.

Quale il senso, allora, dell’acquisto delle pagine? Per due giorni consecutivi e sullo stesso giornale: il Quotidiano della Basilicata nelle uscite del 12 e 13 settembre (come se non esistessero altri lettori di altri giornali). Per di più, sbagliando fotografie, confondendo gli attori sottoscrittori della firma istituzionale con i protagonisti di oggi. La concessionaria di pubblicità non ci fa una bella figura professionale se ha confezionato il pacchetto (anche se, con una errata corrige ha pensato di porre rimedio). I responsabili  della cabina di regia nemmeno. Per disattenzione e superficialità sia nel commissionare le pagine sia nell’approvarle. Nella cabina di regia siedono addirittura dirigenti (cooptati dalla politica per la verità) di se stessi! Le domande ritornano: avevamo bisogno di questa pagina? Eravamo obbligati dal patto? Quanti soldi (pubblici) abbiamo speso? Non credo che lo staff del Presidente abbia voluto carpire (parliamo di pochi denari!) la benevolenza del giornale di cui la concessionaria è titolata a raccogliere la pubblicità! È notoria l’indipendenza delle testate lucane.

Che sia un caso di autocelebrazione? Con i soldi pubblici non si scherza e chiederemo spiegazioni nelle sedi istituzionali. Non ha alcun senso far conoscere quello che non c’è, giocando sulle parole e sull’enfasi di un prossimo miraggio. Parlare di dinamizzazione del sistema lucano: più occupazione per i giovani e le donne, meno burocrazia e maggiore competitività, nel segno dell’innovazione e della sostenibilità, per di più “sfruttando” la logica della “condivisione” tra industria, sindacati e Regione, alla luce dello spreco attuato, non ha alcun senso!

Troppe Task force istituite (come quelle sulla sburocratizzazione e sulla Spending Review), non sono ancora servite ad esaminare, ad esempio, gli incentivi e i contributi regionali inutili che non producono, in termini di valore aggiunto, positive ricadute sul sistema Basilicata. Cabine di regia istituite che generano analisi e verificano scenari non sono ancora servite a produrre azioni concrete per “consentire alla nostra regione di approfittare dei benefici della ripresa quando questa arriverà”. Ma di questa lo sapremo con la prossima pubblicità! A pagamento, ovviamente!.

Alfonso Ernesto Navazio, presidente di Io Amo la Lucania