I problemi sul quaderno e quelli addosso alla gente

11 settembre 2012 | 21:30
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I problemi sul quaderno e quelli addosso alla gente

Due ragazzi camminano nella foresta. Sono molto diversi l’uno dall’altro. Gli insegnanti del primo lo considerano intelligente, cosa che pensano anche i suoi genitori. Il risultato è che lui stesso ne è convinto. Ha punteggi alti nel test, prende bei voti, e può presentare attestati di studio che nella sua vita scolastica lo porteranno molto lontano. Non sono in molti, invece, a considerare intelligente il secondo. I suoi punteggi al test non sono un granché, e i suoi voti sono mediamente bassi. In generale tutti i suoi attestati hanno un valore minore. Camminando nella foresta i due ragazzi incontrano un problema, e cioè un gigantesco  e furioso orso grizzly, dall’aria affamata, che carica diritto su di loro. Il primo ragazzo calcola che il grizzly li raggiungerà esattamente in 29,3 secondi e viene preso dal panico. In questo stato guarda il secondo ragazzo che, con assoluta calma, si toglie gli scarponi da montagna e si infila le scarpe da jogging. Il primo ragazzo dice al secondo: “tu sei pazzo, è impossibile riuscire a correre più forte di quel grizzly!” Il secondo ragazzo replica: “è vero, ma mi basta solo riuscire a correre più in fretta di te!”. Questa storiella ci suggerisce una riflessione semplice, ma non banale: Esistono problemi scolastici e problemi reali. Ci sono problemi sul quaderno e problemi addosso alla gente. E se Popper affermava che la scuola fornisce soluzioni non richieste a problemi non  posti, noi possiamo dire che la Politica fornisce risposte inutili a domande inesistenti. Spesso la Politica risolve i problemi sul quaderno, ma non quelli drammaticamente addosso alle gente. Vale per alcune misure del Governo Monti, quelle per cui è stato necessario spingere verso la recessione. Vale per alcuni provvedimenti della Giunta Regionale della Basilicata, quelle per cui è stato necessario aprire le porte al far west delle trivelle, al potere delle industrie inquinanti, alle misure fallimentari di contrasto alla povertà, ai programmi deludenti di investimento nella Val d’Agri, nella Val Basento e così via. Chi ve lo ha chiesto? Per spiegare la Politica e i suoi leader contemporanei devo raccontare un’altra storiella. C’era una volta un pastore che accudiva al suo gregge. Dal ciglio di una strada di campagna improvvisamente una lancia delta nuova fiammante frena e si ferma vicino a lui. Uno dei due uomini  a bordo ordina all’altro, alla guida,  di fermarsi. Scende dal veicolo e chiede al pastore: “Se indovino quante pecore ha, me ne dà una? Il pastore guarda l’uomo, poi volge lo sguardo alle pecore che pascolano e dice:” D’accordo”. L’uomo politico collega il suo cellulare al navigatore, accede ad un sito della Nasa, scansiona il prato usando il Gps, apre un database, compila 60 tabelle excel con formule algoritmiche, quindi stampa un rapporto di 150 pagine sulla sua stampantina ad alta definizione, e afferma: “Lei qui ha esattamente 1586 pecore”. Il pastore risponde: “Esatto, prenda pure la sua pecora”. Il politico prende l’animale e lo carica sulla sua auto. Il pastore lo guarda e gli domanda: “Se io indovino che mestiere fa, mi restituisce l’animale?” L’uomo gli risponde: “Certo perché no?”. Il pastore: “Lei fa il politico”. “Come fa a saperlo?” Chiede l’uomo. Il pastore spiega: “Innanzitutto lei è piombato qui senza che nessuno la chiamasse, in secondo luogo mi ha addebitato una pecora per dirmi una cosa che io sapevo già, infine non capisce un cazzo di quello che faccio, perché ha preso il mio cane!” A voi le considerazioni.