Folino docet

23 settembre 2012 | 16:16
Share0
Folino docet

Folino docet. Ogni volta che il politico Folino sale in cattedra dispensa lezioni di alto profilo.
Ieri alla festa del Pd l’ultima lezione: “verso la Dc nessuna offesa (qui emerge il Folino democristiano), ma anni fa dominava e controllava come oggi il Pd, unico baluardo (qui il Folino comunista) noi del Pci e i socialisti mentre ora è tutto in mano al PD (qui il Folino brutto carattere)”.
In estrema sintesi provando a tradurre il “pensiero foliniano”, ieri Dc e Pci/Psi governo e opposizione “inciucivano” all’ombra delle regole del pentapartito, oggi il Pd “banchetta” da solo. Nulla, quindi, centra come vuole fare intendere Folino, quasi che tema l’opposizione negandola, la capacità di controllo dell’opposizione, rappresentata oggi in Basilicata unicamente da uomini di centro destra.
Lo scenario economico e sociale della Basilicata creato dalla Dc e Pci/Psi di ieri e dal Pd di oggi è noto a tutti, povertà e clientelismo in estrema sintesi, prodotti di una classe politica “sempre verdi” oggi in buona compagnia di “giovani-vecchi” che ben hanno capito come si “campa”.
Ricordo a me stesso, che Folino oggi è (forse) il mio Presidente del Consiglio, cui è attribuito il compito di far rispettare le regole e salvaguardare le prerogative di tutti i consiglieri. In questi due anni più volte, da consigliere di minoranza assieme ai colleghi, ci siamo rivolti a lui affinché intervenisse a difesa delle nostre prerogative,negate palesemente dal “De Filippo & C. spa”, di cui Folino voglia o non voglia ammetterlo è socio di maggioranza.
Allora mi dica il Presidente Folino da quanti mesi in Consiglio Regionale non riusciamo a discutere le mozioni presentate?
Mi dica, inoltre il Presidente, perché i documenti amministrativi utili per svolgere una doverosa azione di controllo non si riescono ad avere o se si è fortunati arrivano dopo mesi, invece che nei tre giorni canonici previsti dal regolamento?
Questi dei piccoli esempi per dimostrare come l’opposizione esiste ma non è messa nelle condizioni “normali” di operare da una classe politica arrogante che si difende così dalle verità scomode. Quindi una politica benpensante che a parole vuole la dialettica democratica con l’opposizione, ma di contro si oppone nei fatti al legittimo controllo.
Inoltre, è bene precisarlo visto che chiunque si diletta banalmente a sancire il “verbo”, l’opposizione non è consociativa. L’ultimo a sostenere ciò il collega Navazio in una sua recente intervista. Mi meraviglia come Navazio, devo osservare in perfetta assonanza con Folino, faccia di tutta l’erba un fascio, e mi chiedo come mai la sua attenzione è rivolta al centrodestra lucano mentre lui, se è ancora opposizione, dovrebbe provare a scalfire con parole e fatti proprio il Pd?

Gianni Rosa
Vice Coord. Regionale Vicario Pdl