Fiat, il sindacato lucano lasciato solo

17 settembre 2012 | 19:40
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Fiat, il sindacato lucano lasciato solo

Da sempre, infiniti, vari appelli si sono susseguiti dall’Ugl Basilicata ma, la Politica locale e regionale è rimasta assente in un territorio che necessiterebbe di tante realtà Fiat Lucane per il bene dell’economia, un’economia paralizzata. L’Ugl ha sempre sostenuto e ritenuto, avendone oggi ragione, che lo stabilimento Lucano era a rischio mancando di un progetto di rilancio a garanzia della produzione e dei livelli occupazionali, priorità fondamentali in un momento di crisi difficile.

Il futuro del sito di Melfi andava garantito, il governo regionale doveva pensare seriamente ad una politica industriale necessaria a rilanciare l’investimento del Lingotto per lo sviluppo e il mantenimento dei livelli occupazionali nel Vulture – Melfese, mettendo a disposizione risorse per la fabbrica più grande esistente in Basilicata, non con chiacchiere o con il pensiero ‘dei sonni tranquilli’. La Sata di Melfi, per chi forse lo ha dimenticato, è ed è stata l’unica che ha soddisfatto gran parte della regione, dando e creando occupazione per oltre 10000 dipendenti tra Fiat ed indotto  dal 1992 ad oggi. L’Ugl è stata sempre coerente, responsabile verso i lavoratori e l’azienda. Chi governa la Regione eviti ora di riempire pagine di giornali e notiziari locali con dichiarazioni o, ‘lacrime di coccodrilli’ dopo che per anni ha sottaciuto. Il sindacato lucano è stato lasciato solo, bisogna ora più che mai unirsi tra noi sindacati difendendo e non attaccando Fiat, nella consapevolezza unitaria che solo collaborando tutto è recuperabile: così facendo si scongiurerebbe la possibilità di dare a Fiat l’alibi di abbandonare il nostro già misero territorio riprovando ad ottenere garanzie per Melfi dove ancora, vige un dubbioso silenzio.