Tribunale di Melfi, persa ogni speranza

10 agosto 2012 | 19:23
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Tribunale di Melfi, persa ogni speranza

Il foro federiciano è caduto sotto la scure del Governo. Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al provvedimento sulla revisione della geografia giudiziaria. Soppressi 31 tribunali. Salvi quelli in zone ad alta densità criminale... Salvi quelli in zone ad alta densità criminale.  

Il sindaco di Melfi, Livio Valvano, raggiunto al telefono ci ha chiesto 24 ore di riflessione prima di rilasciare alcuna dichiarazione. Decisione che rispettiamo. La voce, dall’altro capo del telefono, tradisce infatti amarezza per una notizia che, come lui stesso ha sottolineato, aveva appreso da poco. Altrettanto amareggiato l’ex sindaco di Melfi, Ernesto Alfonso Navazio anche lui raggiunto al telefono. Per l’attuale consigliere regionale forse non è stato fatto abbastanza per salvare il foro federiciano. Si rammarica di non aver fatto egli stesso abbastanza. “Bisognava alzare la protesta, la piazza non c’è stata”. Dice. “Non nego- aggiunge Navazio-pur non essendo questo il momento della polemica, che la gestione della soppressione dei fori lucani è stata non includente”. A cosa si riferisca il presidente di IaL è presto detto. La salvezza del tribunale di Lagonergo, a cui è stato accorpato quello di Sala Consilina, è la risposta che per quel territorio ci si è battuti e per Melfi no. Interpretiamo il pensiero dell’ex primo cittadino di Melfi. Pittella e Viceconte sono stati più bravi e in qualche misura Navazio ci conferma il sospetto. “Pd e Pdl- aggiunge- ragionano con vecchi schemi e clientele. Questo modo di fare ha pagato. Lagonegro ha il suo tribunale”. Poi si toglie qualche sassolino dalla scarpa: “Nella battaglia fatta nei mesi scorsi sono stato tenuto a debita distanza. Qualcuno aveva paura che volessi cavalcare l’onda. Si è preferito non fare sintesi e questo è il risultato”. Su quali possono essere le mosse future Navazio esclude proteste di piazza “Non è più il momento, adesso si può solo fare ricorso al decreto per eccesso di interpretazione di delega. Si insomma qualcosa che vada in questa direzione”. E’ chiaro che è davvero troppo presto per pensare al da farsi. Di sicuro non rimarranno a guardare i cittadini che al momento affidano a facebook il loro disappunto. C’è chi chiede che adesso tutti i sindaci dell’area vadano a casa. E chi punta il dito contro questo o quel rappresentante politico. Di sicuro, aggiungiamo noi, siamo di fronte ad una sconfitta che peserà nelle urne elettorali per qualche sempreverde della politica che “si è fatto fregare in casa”. Ma forse è proprio quello che volevano certi poteri e certa politica lucani.  

Elenco dei tribunali soppressi e accorpati con relativa procura.

ACQUI TERME al Trib di Alessandria; ALBA al Trib di Asti; ARIANO IRPINO al Trib di Benevento;  AVEZZANO al Trib di L’Aquila BASSANO DEL GRAPPA al Trib di Vicenza CAMERINO al Trib di Macerata CASALE MONFERRATO al Trib di Alessandria CHIAVARI al Trib di Genova CREMA al Trib di Cremona LANCIANO al Trib di Chieti LUCERA al Trib di Foggia MELFI al Trib di Potenza MISTRETTA al Trib di Patti MODICA al Trib di Ragusa MONDOVÌ al Trib di Cuneo MONTEPULCIANO al Trib di Siena NICOSIA al Trib di Enna ORVIETO al Trib di Terni PINEROLO al Trib di Torino ROSSANO al Trib di Castrovillari SALA CONSILINA al Trib di Lagonegro SALUZZO al Trib di Cuneo SANREMO al Trib di Imperia SANT’ANGELO DEI LOMBARDI al Trib di Avellino SULMONA al Trib di L’Aquila TOLMEZZO al Trib di Udine TORTONA al Trib di Alessandria URBINO al Trib di Pesaro VASTO al Trib di Chieti VIGEVANO al Trib di Pavia VOGHERA al Trib di Pavia.