Ticket, si va verso la rimodulazione

7 agosto 2012 | 17:16
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Ticket, si va verso la rimodulazione

Con l’approvazione oggi, in Giunta, della delibera per la rimodulazione dei ticket sanitari aggiuntivi, introdotti l’anno scorso dal Governo Berlusconi, si traduce concretamente quanto previsto dal Verbale di incontro tra Cgil, Cisl, Uil e Regione Basilicata del 12 luglio scorsoIn particolare, pur consapevoli che occorrono interventi e strategie volte ad uscire dall’attuale difficoltà che il sistema sanitario pubblico conosce per via dei tagli imposti anche dall’attuale Governo, oggi si è compiuto un passo nella direzione giusta”.

Rispetto a prima verranno esentati, sia dal ticket aggiuntivo per la specialistica che per la farmaceutica, tutti coloro che avranno una situazione economica misurata dall’Isee inferiore ai 16 mila euro (cioè la stragrande maggioranza dei pensionati lucani, i lavoratori percettori di ammortizzatori sociali ed i lavoratori a basso reddito, spesso part-time a poche ore). Prima per la farmaceutica l’esenzione arrivava a 14 mila euro Isee e, cosa più grave, non era prevista alcuna esenzione per la specialistica”. “Pagheranno inoltre di meno i ticket per la specialistica coloro che avranno una situazione economica Isee tra i 16 mila ed i 25 mila euro (pagheranno in base alla prestazione 3, 7, 14, 20, 25 euro contro i 4, 8, 15, 25, 30 di prima), mentre i ticket rimarranno invariati per la fascia di reddito 25-35 mila euro Isee e cresceranno progressivamente per i redditi tra 35 mila e 50 mila euro e oltre i 50 mila euro, secondo una logica di solidarietà e di maggiore giustizia sociale.

Anche sui ticket per la farmaceutica il semplice innalzamento della soglia di esenzione a 16 mila euro produrrà un “effetto trascinamento” per le fasce a cavallo dei diversi scaglioni: portando la seconda fascia dai vecchi 14-22 mila euro all’attuale 16-25 mila, i redditi ISEE ricompresi tra 22 e 25 mila euro che prima pagavano 2 euro a ricetta per i farmaci ora pagheranno 1,5 euro (-0,5); così come coloro che stando ora tra i 30 e i 35 mila euro ISEE pagheranno i ticket  2 euro e non 2,5 (-0,5).

La concertazione, il dialogo ed il confronto sindacale si dimostrano, insieme alla mobilitazione messa in campo da lavoratori e pensionati, ancora uno strumento utile, volto a costruire scelte sempre più condivise e responsabili, in questo caso compiendo non solo un passo nella direzione di una maggiore giustizia sociale ma anche a favore di quel sistema pubblico che per noi rimane il baluardo concreto dei diritti di cittadinanza. Ora però il confronto deve continuare con alcune priorità: occorre introdurre un ticket unico per prestazioni multiple per specifiche patologie, evitando che, come accade oggi, per una patologia che richiede una serie di visite, analisi e terapie, si sia costretti a pagare più volte il ticket.

Occorre aprire un confronto a tutto campo per ridurre le liste di attesa, che rappresentano uno dei principali ostacoli al concreto realizzarsi del diritto alla salute. Non è tollerabile aspettare un anno prima di un controllo. Non è degno di un Paese civile. I passi avanti fatti, cui merito va riconosciuto anche al senso di responsabilità della Regione, rappresentano un risultato importante dell’azione unitaria dei sindacati, della mobilitazione del Sindacato Pensionati e di tutta la società civile che ha sostenuto e sostiene le battaglie della Cgil. Forze sociali che non hanno mai smesso di porre il tema dell’accesso alla salute come questione prioritaria. Infine occorre che la Regione curi un ultimo importante aspetto: rendere agevole l’accreditamento degli aventi diritti all’esenzione e alle riduzioni attraverso un sistema telematico semplice e accessibili che eviti file e disagi, in particolare agli anziani, oltre che un sovraccarico degli uffici sanitari per il rilascio delle tessere.

Alessandro Genovesi, Segretario Generale della Cgil Basilicata