Sveva Taffara: si attende l’autopsia

22 agosto 2012 | 20:24
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Sveva Taffara: si attende l’autopsia

L’ispezione esterna della salma della giovane donna di Settimo Torinese esclude segni di violenza. Si ipotizza il suicidio ma resta da spiegare come sia arrivata in quella proprietà privata della cittadina lucana

Il cadavere di Sveva Taffara si trova al Crob di Rionero in attesa che venga effettuata l’autopsia prevista per giovedì 23 agosto. Ed è all’ospedale della cittadina del Vulture che è arrivato Kevin Taffara, il fratello della 27enne piemontese, il quale aspetta di avere chiarimenti su cosa possa essere successo realmente a sua sorella. E’ lo stesso Kevin a riferire che la giovane donna non stava attraversando un buon momento. Ma al di là di questa condizione psichica della ragazza resta da chiarire soprattutto come possa essere arrivata in quel podere di Barile dove poi è stata ritrovata morta. Gli inquirenti, guidati dal pm Renato Arminio della Procura di Melfi, stanno ricostruendo un puzzle che al momento presenta diversi spazi vuoti.

Sveva Taffara, che sarabbe dovuta andare a Milano Marittima dal fidanzato, sembra, secondo quanto rirportato dall’Ansa, non sia mai arrivata nella località balneare dell’Emilia Romagna. Alla nostra redazione è invece giunta notizia, da parte di una persona che la conosceva bene, che invece la 27enne a Milano Marittima è arrivata, ha trascorso qualche giorno di vacanza con il fidanzato il quale dopo una litigata ha deciso di farla tornare a casa. Sveva ha smesso di dare sue notizie ai familiari il 6 agosto, un giorno prima che venissero ritrovati un trolley e i suoi effetti personali a poche metri dal pozzo dove l’hanno trovata morta. Sarebbe stata proprio questa circostanza, segnalata dai carabinieri di Barile che avevano raccolto quegli effetti personali, a mettere in allarme la famiglia Taffara.

Il luogo del ritrovamento di Sveva si trova sulla strada che collega Barile a Ginestra. Una proprietà privata chiusa da un cancello e recintata con del filo spinato. Il pozzo, profondo quattro metri, è all’interno del podere. Dunque non visibile dalla strada. Il macabro ritrovamento, il 22 agosto, è stato fatto dal figlio del proprietario che, come ha riferito agli inquirenti, era andato al pozzo per prelevare dell’acqua e che al contempo aveva avvertito una strana puzza. Il cadavere di Sveva Taffara, con addosso solo gli slip, era salito in superficie sull’acqua e si presentava in un cattivo stato. Nessuno al momento riesce a spiegarsi come sia arrivata in quel posto la 27enne. Nè tantomeno c’è qualcuno nella cittadina di Barile che, nei giorni scorsi, abbia notato la ragazza.