“Qualcuno sollecita scontri con il governo nazionale”

9 agosto 2012 | 19:18
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“Qualcuno sollecita scontri con il governo nazionale”

Soddisfazione da parte di Legambiente Basilicata onlus per l’approvazione in Consiglio Regionale dell’articolo 19 dell’assestamento di bilancio, con cui la Regione Basilicata blocca nuove ricerche ed estrazioni di petrolio sul territorio e si impegna a non rilasciare l’intesa necessaria fra Stato e Regione per l’emissione di nuovi titoli minerari per la prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi. Consideriamo assolutamente giusto e necessario aver scelto la strada di bloccare nuove ricerche ed estrazioni perché non è sostenibile estendere l’attività estrattiva in altre aree della regione come invece le compagnie vorrebbero fare.
Condividiamo l’affermazione politica che, su proposta del presidente della Regione, il Consiglio ha approvato all’unanimità, sulla insostenibilità in Basilicata dell’estensione delle aree interessate alle attività petrolifere. Apprezziamo anche i primi risultati concreti che questa norma sta producendo con il blocco di alcuni iter autorizzativi e speriamo che anche chi “governa” meccanismi autorizzatori di livello nazionale comprenda che è necessario porre un freno all’espansione dell’industria petrolifera in Basilicata, evitando che si inneschi una fase di scontro e contenzioso con il governo nazionale che, invece, amaramente osserviamo, qualcuno auspica e quasi sollecita. Speriamo che questo sia il punto fermo da cui ripartire con una nuova fase politica e con una forte azione in sinergia fra Regione ed Enti locali per bloccare ogni ipotesi di ulteriore attività estrattiva sul territorio regionale, in particolare in quelle aree a forte vocazione naturale o caratterizzate da attività economiche, come quelle agricole, turistiche, ecc., che sono difficilmente compatibili con la presenza dell’industria estrattiva. Oggi a differenza di quanto avvenuto in passato l’opzione petrolifera è vista con sempre minore favore, suscitando allarme nella popolazione ed anche nelle amministratori locali che, sempre più spesso, fanno propria la bandiera della difesa del territorio dall’attacco delle compagnie petrolifere e considerano la tutela dell’ambiente e del territorio come elemento assolutamente imprescindibile. Sono in discussione il futuro di intere aree territoriali della Basilicata e lo stesso concetto di sviluppo che non può continuare ad essere imperniato sullo sfruttamento delle risorse petrolifere e del territorio. Tutto ciò in considerazione del fatto che le attività petrolifere insistono in aree che verrebbero a perdere progressivamente anche quella potenziale forza competitiva sui mercati (agricolo e turistico in particolare), a causa di una evidente sottrazione di “qualità ambientale”. Quella “qualità ambientale” che, molto più del petrolio, e per un tempo molto più lungo, può rappresentare il vero valore aggiunto in una regione come la Basilicata che punta proprio sulla qualità del territorio per costruire il suo futuro economico, durevole e sostenibile.

Legambiente Basilicata