Nodo del Gallitello, non possiamo permetterci il concordato preventivo

30 agosto 2012 | 12:39
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Nodo del Gallitello, non possiamo permetterci il concordato preventivo

Si torna a parlare della vertenza Dec, impresa di costruzioni del gruppo De Gennaro, general contractor per i lavori di realizzazione del nodo complesso del Gallitello. Sul destino della Dec pesa l’inchiesta giudiziaria della procura di Bari sui fratelli De Gennaro e la richiesta di concordato preventivo formulata dal gruppo barese su cui si pronuncerà il tribunale fallimentare del capoluogo pugliese ai primi di ottobre. Il Comune di Potenza sarebbe pronto a convocare un incontro, così come richiesto dalla Filca Cisl, ai primi di settembre per fare il punto delle situazioni pendenti e discutere una possibile exit strategy per la ripresa e il completamento dell’opera infrastrutturale. Il destino del nodo complesso è legato a filo doppio alle vicende giudiziarie che hanno coinvolto nei mesi scorsi la Dec. Quale che sarà il destino della Dec noi riteniamo che la priorità sia far ripartire i cantieri e consegnare in tempi ragionevoli un’opera di primaria importanza per la mobilità cittadina. Per quanto ci riguarda nessuna soluzione è preclusa purché siano garantite la continuità del cantiere e il lavoro agli operai. Quello che non ci possiamo permettere è finire nel calderone del concordato preventivo della Dec che potrebbe compromettere la ripresa dei lavori. Intanto, domani, venerdì 31 agosto, alle 10, presso l’ufficio provinciale del lavoro, si consumerà l’ultima coda di una lunga vertenza sindacale che interessa alcuni operai e impiegati della Dec senza stipendio da sei mesi e senza ammortizzatori sociali. La decisione di ricorrere all’ufficio provinciale del lavoro è dettata dalla necessità di accelerare i tempi per il recupero delle spettanze arretrate e di scongiurare il rischio che l’eventuale via libera al concordato preventivo da parte del giudice fallimentare di Bari blocchi tutto.

Michele La Torre, segretario Filca-Cisl Basilicata