L’otorino che non c’è Interviene la Finanza

3 agosto 2012 | 16:41
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L’otorino che non c’è Interviene la Finanza

“Se mi fossi rivolto ad una struttura convenzionata- racconta il protagonista della vicenda-avrei già risolto”.

Il 23 luglio a seguito di riccorrenti dolori all’orecchio il medico curante di Pietro Mondì gli prescrive una visita d’urgenza barrando l’apposita casella sulla prescrizione. L’uomo, che vive a Policoro e che di professione è medico psichiatra, per il tramite della moglie chiama il Cup per prenotare la visita ma gli viene risposto che tale prestazione non rientra tra quelle prenotabili con urgenza. Lo stesso giorno il dottor Mondì si reca di persona nella sede del Cup dell’ospedale di Policoro. Dopo varie ricerche l’operatore trova come prima data utile il 31 luglio al Poliambulatorio di Bernalda. Il 31 luglio, all’ora stabilita nella prenotazione, Mondì si reca al Poliambulatorio di Bernalda ma gli viene detto che l’otorino che doveva visitarlo non è in servizio. Il 2 agosto i dolori all’orecchio, accompagnati da vertigini e un senso di malessere generale, aumentano, per cui Mondì decide di recarsi in pronto soccorso, all’ospedale di Policoro. Il medico che lo visita gli prescrive una visita urgente presso uno specialista. Il dottor Mondì, allora, si reca al Distretto Sanitario di Policoro per prenotare una visita, ma all’apposito sportello gli viene detto, senza nessuna ulteriore spiegazione, che la prenotazione non può essere fatta. Allora Mondì telefona alla Guardia di Finanza chiedendo l’intervento di una pattuglia. Non venendo accolta la sua richiesta di intervento presenta una denuncia alla Compagnia della Guardia di Finanza di Policoro, in cui chiede di far chiarezza sulla vicenda che il malcapitato Mondì ritiene essere l’ennesimo episodio di malasanità. Nella mattinata di venerdì 3 agosto- è lo stesso dottor Mondì a riferircelo- militari della Finanza si sono recati all’ospedale di Policoro per fare luce sulla vicenda. Vedremo come andrà a finire. Intanto restano i dubbi sul perchè non sia riuscito ad ottenere la prestazione. “Se mi fossi recato in una struttura privata o in un centro convenzionato- ribatte Mondì- avrei già fatto. Ma allora mi si spieghi perchè per una visita in una struttura pubblica bisogna aspettare mesi e addirittura anni. Ho chiesto alla Finanza di indagare sulle lungaggini delle liste d’attesa. Non vorrei- conclude- che sotto ci siano interessi di medici che pur operando nel pubblico, gestiscono poi centri privati convenzionati”.