La lenta agonia del ‘Don Uva’

17 agosto 2012 | 17:32
Share0
La lenta agonia del ‘Don Uva’

L’apparente silenzio e l’indifferenza della dirigenza della Casa Divina Provvidenza che purtroppo, a distanza di  mesi, non offre segnali concreti per il risanamento e il rilancio dell’ente, accompagna la temuta agonia di una struttura aziendale di rilievo e strategica per la nostra terra di Basilicata: il Don Uva. Di recente si è tenuta a Bisceglie, in data 8 agosto, un’assemblea di tutte le organizzazioni sindacali. E’ stato rivolto, per l’ennesima volta, un accorato appello alla Madre Generale, legale rappresentante, ad accettare quanto proposto dalla Regione Puglia e dalle organizzazioni sindacali tutte, l’affiancamento istituzionale, forse l’unica strada da percorrere. I lavoratori sono stanchi ormai della grave situazione che da mesi persiste nella struttura oltre alla mancata corresponsione delle mensilità, situazione ancor più grave per i dipendenti dell’Amborsia. Il Don Uva, rappresenta nel panorama della sanità Lucana un’eccellenza ed è una risorsa lavorativa, economica e sociale, che non può e non deve essere “persa”. I lavoratori esigono una doverosa assunzione di responsabilità delle parti per la tutela e la salvaguardia del proprio posto di lavoro visto che è messa a dura prova la sicurezza economica e sociale di molte famiglie. La Fials/Confsal, chiede alle istituzioni tutte di non abbandonare i lavoratori del “Don Uva”.

Giuseppe Costanzo, segretario provinciale Fials/Confsal