Giovani talenti, meno parole e più fatti

27 agosto 2012 | 16:28
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Giovani talenti, meno parole e più fatti

Urge una seria e profonda riflessione sulla reali possibilità che oggi i giovani talenti lucani hanno nella nostra regione, mettendo da parte la filosofica concezione del Presidente De Filippo che alimentare talenti significa indottrinarli sulle dinamiche geo-politiche della cultura europea. Il quadro lucano, nella dimensione europea, è desolante per la nostra generazione e per quelle che a breve si affacceranno al mondo universitario e lavorativo. Non si riesce a percepire quale mission il governo regionale vuole dare alle politiche occupazionali e di sviluppo, soprattutto in previsione della prossima programmazione europea. Vorremmo non sentire più parole come formazione, valorizzazione senza un concreto piano di investimenti nei settori più strategici per la nostra regione. Se da un lato l’Università della Basilicata non riesce più ad essere attrattiva nei confronti dei giovani e dall’altro la Regione non mette in campo gli strumenti per dare un seguito al processo di formazione allora i nostri giovani talenti e non, saranno costretti ad alzare bandiera bianca ed emigrare sancendo di fatto il fallimento totale di una regione. Da mesi a nome dei giovani del Pdl sto lanciando messaggi di confronto e dibattito ai nostri colleghi delle altre forze politiche giovanili sui temi a noi più vicini tra cui il talento e la meritocrazia, il lavoro e le risorse, ma a quanto pare sono temi lontani dall’interesse perché toccano da vicino chi da anni ha responsabilità di governo nella nostra terra e nelle loro gerarchie politiche. Chiediamo a De Filippo di conoscere quando vorrà seriamente parlare di talento, meritocrazia e legalità nella nostra regione abbandonando la filosofia e pensando un po’ di più alle risorse che servono ai nostri giovani, a tutti, per poter sviluppare il proprio talento.

F. Nicola Riviello  Coordinatore Regionale Giovane Italia