Criticò la scelta del direttore amministrativo dell’Unibas

7 agosto 2012 | 13:17
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Criticò la scelta del direttore amministrativo dell’Unibas

L’anno scorso, esattamente l’8 settembre, avevo posto tramite un comunicato stampa la questione riguardante la scelta del direttore amministrativo dell’Università di Basilicata, evidenziando questioni politiche e ponendo interrogativi sui circuiti dell’oligarchia della maggioranza politica lucana e sui suoi esponenti, che riescono sempre ad ottenere degli incarichi di prestigio e ben retribuiti (sono, evidentemente, sempre i più bravi).
Certo, salva l’autonomia dell’istituzione accademica, preso atto che ogni atto anche discrezionale è certamente operato nei crismi della legalità, è evidente la questione etica di un “Sistema Basilicata” sempre più chiuso, sempre più autoreferenziale, sempre più arrogante.
Da consigliere regionale avevo posto la questione pubblicamente, sia alla Politica sia al Rettore dell’Università di Basilicata, ing. Mauro Fiorentino, chiedendo spiegazioni sulla nomina del dott. Lorenzo Bochicchio, già capogruppo nel Consiglio comunale di Avigliano e dirigente del Pd, quale direttore amministrativo UNIBAS.
Bene, la risposta non è mai arrivata ma al contempo è arrivata la querela nei miei confronti, notificatami venerdì tramite l’Arma dei Carabinieri di Potenza; senza divulgare nulla di riservato, ma semplicemente in base alle domande che mi sono state poste dall’Autorità Giudiziaria, ritengo che la querela sia stata formulata dall’ing. Fiorentino, che si sarebbe sentito leso nella sua onorabilità dalle mie dichiarazioni e dai miei interrogativi.
Di certo non mi tiro indietro nella mia attività di consigliere regionale, né mi faccio intimidire da una querela. L’Università di Basilicata è un’Istituzione Pubblica, che si mantiene in piedi, a malapena, anche grazie a lauti finanziamenti provenienti dalla Regione Basilicata e dal petrolio (10 milioni di euro all’anno). E’ un’istituzione certo autonoma, ma pubblica e pertanto l’opinione pubblica ha diritto di conoscere cosa succede ed i perchè; non è un regno a parte e non è certo un club privato.
Dal rettore Fiorentino attendo ancora una risposta pubblica concernente un atto pubblico: quali le motivazioni della scelta di un dirigente amministrativo, con quali criteri sia stata operata, come mai prima sia stata indetta una selezione pubblica e poi la si sia abbandona a favore della scelta diretta.
Tutto ciò rientra nell’ambito della “Sfera Pubblica” e non nel privato dell’ing. Fiorentino, ma forse si reputa che essere Rettori universitari (Magnifici, ci mancherebbe altro) significhi vivere in un “Mondo Differente” e che l’autonomia amministrativa sia “Autarchia” delle scelte. Ma non è certo cosi, specie quando si gode di ingenti finanziamenti pubblici per poter tenere aperta un’Università, che va difesa e sostenuta. Mi sono spesso occupato degli stretti rapporti tra Regione Basilicata e Università di Basilicata, anche su disservizi dell’ARDSU o la mancanza di alloggi, oppure sull’opportunità di chiudere alcuni corsi accademici, o sulla situazione che vede un numero di impiegati amministrativi simile al numero degli insegnanti.
Continuerò perché ho un mandato elettorale suffragato dagli elettori lucani e non intendo venir meno al dovere di svolgere il mio ruolo istituzionale. Di certo continuerò ancora ad occuparmi anche di Università, perché rientra nella sfera pubblica e rientra anche negli interessi dei lucani avere sul territorio un Ateneo che funzioni e sia valorizzato.
Se poi, tra una querela e l’altra, il Magnifico Rettore trovasse tempo per rispondere ai quesiti a suo tempo postigli …
Sempre che non ritenga trattarsi di vicenda privata. Ma, certo, il Magnifico Rettore non considera l’Università di Basilicata una cosa propria.
Sono ancora fiducioso perciò, di conoscere i come ed i perché di una nomina che non è la prima. E che il Magnifico Rettore vorrà adempiere quello che, sul punto, è un suo specifico dovere.

Gianni Rosa, consigliere regionale Pdl