Coppa Italia amara

19 agosto 2012 | 21:41
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Coppa Italia amara

Un doppio 1-0 condanna il Città di Potenza e il Matera Calcio ad abbandonare la Coppa Italia. Notizia choc a Matera: via Sciannimanico.

Una domenica di Coppa Italia per due delle tre formazioni lucane impegnate nella Serie D. Il CIttà di Potenza e il Matera escono sconfitte dai rispettivi impegni e possono, di conseguenza, concentrarsi solo sul campionato. 

CITTA’ DI POTENZA. Mister La Cava si presentana con il solito modulo provato nel corso del ritiro di Monte San Giacomo, con Femiano dietro Tortora e Ripoli. Tuttavia, nonostante i rossoblu mantegono bene il campo, soffrono il 4-4-2 classico della Fortis Trani che realizza il gol partita con Santaniello al 19′ del primo tempo. L’attaccante locale si libera della marcatura di Sparano e infila alle spalle di Cece con un preciso rasoterra. Nella ripresa i lucani ci provano ma creano pochi grattacapi dalle parti di Sestile. Finisce 1-0 per il Fortis Trani che incrocierà al prossimo turno la terza e unica lucana rimasta in corsa: il Francavilla

MATERA CALCIO. Un fulmine a ciel sereno colpisce la Città di Matera poco prima della partenza per Bisceglie, sede del turno preliminare di Coppa Italia. Il patron Saverio Columella esonera il tecnico Sciannimanico. Al suo posto in pachina siede il secondo Di Corato. Senza gli assenti Oliveira, Ceccarelli e Caputo e dell’under Di Falco, i biancazzurri capitolano al 35′. Lorusso disegna uno splendido palloneto sul quale non può nulla Bianco. Poco prima dell’intervallo i materani si ritrovano in dieci per l’espulsione di Papagno (doppio giallo). Nella ripresa il Bisceglie riesce a contenere le offensive del Matera e entra nel tabellone principale. Tornando all’esonero di Sciannimanico, il patron Columella ha spiegato la sua decisione affermando di non essere convinto del tecnico ex Isola Liri e di assumersi tutta la responsabilità di una simile decisione. Inoltre ha promesso entro martedì il nome del nuovo tecnico. Da parte sua Sciannimanico è rimasto abbastanza amareggiato di questa decisione del tutto inattesa. Per il tecnico, inoltre, oltre al danno anche la beffa: non avendo firmato nessun contratto e avendo accettato sulla parola la proposta di Columella, adesso si trova con un pugno di mosche.