Com’è finita in quel pozzo Sveva?

22 agosto 2012 | 11:48
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Com’è finita in quel pozzo Sveva?
Com’è finita in quel pozzo Sveva?
Com’è finita in quel pozzo Sveva?
Com’è finita in quel pozzo Sveva?
Com’è finita in quel pozzo Sveva?

Qualcuno ipotizza il suicidio. E’ difficile pensare però che la 26enne di Settimo Torinese sia arrivata in Basilicata e si sia tolta la vita buttandosi in un pozzo in un posto a lei sconosciuto

Proseguono le indagini per far luce sulla morte di Sveva Taffara, il cui cadavere è stato ritrovato in un pozzo tra Barile e Ginestra nella giornata di martedì 21 agosto.

La giovane, scomparsa il 6 agosto scorso era giunta in Basilicata, una regione con cui, almeno secondo i carabinieri che hanno svolto le prime indagini, non aveva legami. Il giorno seguente alla sua scomparsa, il 7 agosto, era stato ritrovato, a una cinquantina di metri dal pozzo, un borsone con gli abiti della ragazza. Il 21 agosto, la scoperta del cadavere da parte del figlio del proprietario del terreno. Il corpo della ragazza venuto a galla era in avanzato stato di decomposizione. L’unico indumento indossato dalla 26enne gli slip. Molteplici le domande che si pongono in queste ore gli inquirenti: com’è arrivata Sveva in Basilicata, chi ha incontrato e soprattutto com’è arrivata in quel podere. Una proprietà privata, chiusa da un cancello e recintata con del filo spinato. La tesi del suicidio, ipotizzata dagli investigatori, non convince. Come faceva a sapere, la ragazza, che in quel posto vi fosse un pozzo nel quale buttarsi per togliersi la vita?

Il cadavere della 26enne è stato ritrovato dal figlio del proprietario del podere che si era recato al pozzo per prelevare dell’acqua. Il giovane, ascoltato dagli inquirenti, ha riferito ogni dettaglio utile a far luce sulla morte della giovane. Il posto dove è stato ritrovato il corpo sembra, secondo indiscrezioni, fosse molto conosciuto. All’interno di quel podere, pare venissero organizzate delle feste a cui avrebbero partecipato numerosi giovani della zona. Probabilmente, o quasi certamente, non era conosciuto da Sveva Taffara. Resta dunque da capire come mai si sia trovata in quel posto. Ha conosciuto qualcuno che ve l’ha portata? Così come resta da chiarire come abbia potuto la giovane Sveva camminare dal luogo dove sono stati ritrovati gli abiti al luogo della morte, quasi nuda e dunque senza che nessuno la notasse. Resta da capire, ma gli inquirenti mantengono il riserbo, se dopo il ritrovamento del borsone con gli abiti di Sveva Taffara la zona sia stata battuta palmo a palmo dalle forze dell’ordine. Interrogativi a cui speriamo si diano risposte utili a risolvere quello che si presenta come il giallo dell’estate lucana. Qualcuno addirittura parla di una “nuova Avetrana”. Forse perchè le modalità di rinvenimento del cadavere sono simili. Sveva, come Sarah Scazzi, è stata ritrovata in un pozzo con addosso solo le mutandine. Speriamo sia solo una tragica fatalità oltre che una macabra coincidenza con la morte della ragazzina pugliese.   

Intanto i familiari della ragazza, madre di un bimbo, sono giunti in Basilicata, a Rionero in Vulture, dove, nell’unità di Medicina legale del Crob, nella giornata di oggi, mercoledì 22 agosto dovrebbe essere effettuata l’autopsia. Le indagini sono coordinate dal pm Arminio della Procura di Melfi e condotte in collaborazione con i carabinieri del Comando provinciale di Potenza.