Una card alimentare al posto del bonus carburanti

13 luglio 2012 | 13:16
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Una card alimentare al posto del bonus carburanti

“Si trasformi in aiuto all’acquisto di alimenti prodotti esclusivamente in Basilicata, così si incentiva anche il ciclo economico”
Sarà presentata lunedì 16 luglio , nella sala conferenze della rovincia di Potenza, la proposta di modifica all’articolo 45 della legge 99 del 2009 che istituisce il fondo per la riduzione del prezzo dei carburanti alla pompa. L’iniziativa è promossa da Comunità Lucana.

Ecco cosa scrive in una nota il segretario di Comunità Lucana, Miko Somma. “A tre anni dall’entrata in vigore della Legge 99/09 che innova la materia nello specifico delle estrazioni di idrocarburi, ed in particolare dell’art. 45 che lo istituisce, i benefici del Fondo per la riduzione del prezzo alla pompa dei carburanti per i residenti nelle regioni interessate alle estrazioni di idrocarburi liquidi e gassosi, ancorché l’assegnazione dello stesso beneficio sia in ritardo nelle annualità, mostra i suoi limiti strutturali.
Primo la non universalità del diritto, non comprendendosi perché un residente che non abbia patente di guida e che non lo abbia richiesto, non possa usufruire di un beneficio che è stabilito come universale, quindi non richiedibile, ed espressamente indicato come usufruibile dai “cittadini residenti nelle regioni interessate”, intendendosi con ciò “tutti i cittadini” e non solo determinate categorie; rileviamo poi una farraginosità dei decreti attuativi che, oltre a quanto già espresso nel precedente capoverso in tema di universalità del diritto legato al beneficio, hanno stabilito per la sola Regione Basilicata l’istituzione della card idrocarburi, lasciando potestà ad altre regioni di gestire il beneficio stesso, con ciò ledendo principi costituzionali; il bonus idrocarburi inoltre non stimola nessun ciclo economico locale, essendosi tradotta la card carburanti solo in parziale risparmi di spesa per la veicolarità privata, senza i ritorni di ciclo locale che pure sarebbero necessari ad una regione economicamente depressa per stimolare sia i settori produttivi in crisi, sia i settori da incentivare. Diversamente il beneficio per l’acquisto di beni prodotti in loco potrebbe incentivare il ciclo economico. Allo stato attuale, invece, si incentiva solo al consumo di sostanze inquinanti e dosoncentiva al trasporto pubblico. La proposta di Comunità Lucana mira alla sostituzione del fondo per la riduzione del prezzo dei carburanti, dai cui disposti attuativi nasce il bonus idrocarburi, con il Fondo esclusivo per l’acquisto di derrate alimentari agri-zootecniche prodotte localmente, secondo modalità di coltivazione ed allevamento biologico e biodinamico, nelle regioni interessate dalle estrazioni di idrocarburi.

Si ritiene che, attraverso una modifica dell’articolo in questione che sposti il beneficio ottenuto con l’aumento delle royalties per le estrazioni di idrocarburi dal 7 al 10%, a questo fondo porti a notevole miglioria di efficacia il beneficio stesso per i cittadini lucani e non solo, portando al settore economico primario nella sua varianti a più alto tasso di manodopera, a maggiore ritorno in termini di prevenzione sanitaria pubblica sulla qualità degli alimenti ed a più alta valenza di presidio di protezione ambientale del territorio, effetti economici tesi non solo a tamponare la crisi del settore agricolo, attraverso lo sviluppo degli stessi, ma ritorni di ciclo economico locale che non mancherebbero di manifestarsi in seguito all’afflusso di risorse economiche aggiuntive, altrimenti destinate a continuare ciclo economico in altre economie, che si riverserebbero positivamente nel circuito ormai asfittico dell’economia lucana

Miko Somma, segretario regionale di Comunità Lucana.