Questioni di genere: “Sembra tutto come negli anni Settanta”

23 luglio 2012 | 18:20
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Questioni di genere: “Sembra tutto come negli anni Settanta”

Aprire le Feste Democratiche 2012 della Basilicata al dibattito sulla questione di genere e chiedere a Rossella Brenna, in qualità di coordinatrice delle donne Pd lucane, di farsene portavoce. È la proposta che la delegazione lucana della conferenza delle donne porta a casa dopo la chiusura del secondo modulo della Scuola di formazione organizzata dalla Conferenza delle donne, dai Giovani democratici e dalla Fondazione Iotti.

Sul tema “Democrazia paritaria. Le leggi e il dibattito intorno alla presenza delle donne nelle istituzioni”, il 20 e 21 luglio a Ferrara si è tenuta una due giorni di incontri all’interno della Festa nazionale delle Donne democratiche. Agli incontri hanno partecipato 5 delegate lucane: Daniela Barbarito, Francesca Cosentino, Maddalena Ditaranto, Anna Pasciucco e Vittoria Purtusiello.

“Partecipare agli incontri di formazione è importante e utile perché in questi luoghi diventa possibile mettere in capo strategie per ricostruire la rete delle donne nella politica, nelle istituzioni e nella società civile” dichiara Vittoria Purtusiello, giovane coordinatrice delle donne democratiche di Policoro.

Per la delegazione della Basilicata questo secondo appuntamento è fondamentale: durante i lavori non ha fatto mancare il suo contributo aprendo scenari di discussione. Infatti la Conferenza delle donne lucane ha posto come priorità in agenda la riforma della legge elettorale e dello statuto regionale. Argomenti legati al focus ferrarese della democrazia paritaria.

Francesca Cosentino di Lauria, membro della direzione nazionale dei Giovani Democratici, ha sottolineato come “sembra non essere cambiato nulla dagli anni ’70 a oggi per le donne italiane. Momenti di riflessione come questo devono servire per dare un segnale di svolta”.

A Maddalena Ditaranto, assessore alla Cultura e alle politiche sociali di Montescaglioso, spetta il compito di lanciare la sfida: “Il problema non è solo raggiungere gli spazi nella politica e nelle istituzioni, ma creare sinergie virtuose tra le donne che operano nelle istituzioni per attuare il potenziamento del welfare che è il primo grande passo verso politiche di genere efficaci”.